Pizza – La scoperta del New York Times

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Si narra di un tempo lontano, più precisamente il 20 settembre del 1944, in cui una rubrica del New York Times incentrata sul cibo, dedicò un articolo a quella che all’epoca non si conosceva: la nostra amata pizza!

Una data per altro che non passava certo indifferente poiché si consumava ancora l’orrore della seconda guerra mondiale.

A quel tempo per fortuna esistevano anche i piaceri del palato, fu così che l’intrepido giornale descrisse questa pietanza del tutto nuova ai lettori come una “una torta fatta di pasta lievitata e coperta con vari condimenti, ma comunque sempre con il pomodoro. Ci si possono trovare sopra formaggio, funghi, acciughe, capperi, cipolle e non solo”, spiegavano ai più.

Ma proseguendo nella lettura, non era certo finita qui!

Infatti: “Il piatto viene preparato in un angolo del ristorante. Lì i clienti possono osservare come ogni palla di pasta venga premuta fino a diventare un disco alto circa un centimetro e largo, forse, 6 pollici. Poi, con la destrezza di un batterista che percuote il tamburo con le sue bacchette, il pizzaiolo prende il disco e inizia a farlo roteare, prima in una mano e poi nell’altra. Più lo fa roteare, più il disco si allarga, diventando sempre più grande e sempre più fine. Quando ha raggiunto la grandezza desiderata, lo pone su un banco cosparso di farina per ricoprirlo con gli ingredienti richiesti.”

L’articolo si concludeva con un meritato elogio sui velocissimi tempi di cottura della pizza poiché “il forno viene tenuto a una temperatura straordinariamente alta”.

Solo un piccola imperfezione saltava all’occhio: “il bordo della torta è gonfio e rialzato a causa della lavorazione manuale del pizzaiolo”.

Tuttavia era niente in confronto alla comodità di poterla riporre in un’apposita scatolina e portarla con sé ovunque, anche a casa!

Passarono tre anni, era il 1947, quando il New York Times decise di riaprire quella parentesi sulla torta di pasta lievitata, dichiarando che “la pizza potrebbe diventare uno spuntino popolare come l’hamburger, se solo gli americani la conoscessero”.

Quel che non si sapeva, cari lettori, era che la pizza in verità era sbarcata in suolo americano grazie agli immigrati italiani. Solo che per tanto tempo rimase un cibo destinato solo a loro.

Soltanto durante il secondo conflitto mondiale venne ribaltata ogni cosa.

L’invasione in Italia da parte degli americani, consentì ai soldati di conoscere la pizza e di andarla a degustare finito il loro turno di guardia.

Fine

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