Baci di dama vegan

Secondo un’antica leggenda i baci di dama nacquero una sera di novembre del 1852, quando Vittorio Emanuele II chiese a un cuoco di fargli assaggiare qualcosa di nuovo.

Quando si dice avere le “voglie notturne”! 

Costui avendo nella dispensa solo pochi ingredienti a portata di mano quali mandorle, zucchero, armelline, burro e cioccolata inventò questi biscotti.

E ben presto si diffusero tra i nobili di tutta l’Europa.

Ma la vera paternità di questi dolci è attribuita alla città di Tortona (in Piemonte).

A sostenere questa teoria è Carlo Sterpone, ricercatore ed esperto di storia tortonese, dopo anni di accurate ricerche e la raccolta di innumerevoli documenti.

C’è da aggiungere che in origine i baci di dama venivano preparati con le nocciole perché più facili da reperire e soprattutto meno costose; solo verso la fine del 1810 il cavalier Stefano Vercesi modificò la ricetta sostituendole con delle mandorle e aggiungendo del cacao amaro.

Quella di oggi è una rivisitazione dei baci di dama in chiave vegana.

Mangerecci, eleganti e soprattutto facili da realizzare!

Non ci resta altro da fare che passare alla lista della spesa.

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)

PER FARCIRE

PREPARAZIONE

In un mixer frullate la farina di mandorle con lo zucchero fino ad avere un composto molto fine (non per educazione!).

Riunitele polveri agli altri ingredienti e lavorate brevemente finché non saranno ben amalgamati.

Prelevate delle piccole porzioni d’impasto e formate delle palline che man mano andrete a disporre su una placca rivestita di carta forno.

Infornate a 150° per circa 15 minuti.

Una volta cotti, sfornateli e lasciateli raffreddare.

Nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagnomaria quindi unite in un sol colpo lo zucchero.

Lavorate con una frusta il cioccolato fuso e versatevi, un po’ alla volta, l’acqua fredda.

Infine prendete un contenitore capiente e riempitelo con abbondante ghiaccio, appoggiatevi sopra la terrina e aiutandovi con delle fruste elettriche montate il composto per pochi minuti.

Et voilà… la mousse è pronta per l’uso!

Farcite metà delle cupolette con poca mousse (ad abbondare troppo si rischia l’effetto panino con hamburger e salse varie) e richiudete con quelle restanti.

Houston, finalmente siamo pronti per il decollo.