Brioches soffici di patate

Facebooktwitterpinteresttumblr

Credo che i fiori e le piante in generale siano sempre stati una delle migliori creazioni di ” Madre Natura ” ed in particolare adoro le Orchidee con i suoi meravigliosi colori e la sua eleganza innata.

Purtroppo per me non ho mai avuto il cosiddetto pollice verde o forse il problema sta nel fatto che ogni pianta richiede cure differenti, terricci specifici, ecc.

Comunque il tema del giorno è uno studio scientifico secondo cui non solo il genere umano e gli animali ma anche le piante possono dialogare tra loro e provare sensazioni!

thumb.large810.52c6b921-eaa8-4f45-9487-7ef93ed44403

Lo rivelano uno studio condotto da Monica Gagliano e Michael Renton dell’University of Western Australia dimostrando che quando le piante sono in compagnia ” parlano e che alcuni fiori sono sensibili al contatto umano e questo incrementa e migliora persino la loro crescita.

Questo particolare fenomeno è stato scoperto piantando dei semini di peperoncino accanto ad una piantina di basilico.

Analizzando i tassi di crescita dei semi in assenza o in presenza delle sue ” amiche ” piante, lasciati soli il tempo di germinazione risultavano molto lenti ma non appena il peperoncino è stato messo in contatto con altre specie vegetali la percentuale di crescita è aumentata in minor tempo.

Il segreto è racchiuso interamente nelle vibrazioni a livello cellulare, più precisamente nei segnali acustici generati dalle oscillazioni nanomeccaniche provenienti dall’interno delle cellule che permettono questa sorta di comunicazione.

Ma come dicevo prima, la reazione a stimoli esterni è anche di tipo tattile.

Ad esempio la mimosa è una delle piante più reattive: accarezzando delicatamente una foglia, essa la chiude e la riapre dopo pochi minuti.

O ancora degli scienziati californiani hanno coltivato due piante di senape, prestando molte attenzioni ad una e ignorando l’altra. Quella ” coccolata ” è cresciuta bassa e larga, quella trascurata è cresciuta soltanto in altezza.

Ovviamente non mancano anche dei sistemi di autodifesa.

La pianta di acacia è in grado di reagire ai parassiti che le divorano le foglie: più a lungo vengono mangiate, più rapidamente la pianta aumenta all’interno del proprio tessuto una maggiore concentrazione delle sostanze tossiche.

In conclusione non occupatevi solo dei bisogni fisici delle vostre piantine ma anche della loro ” anima “, dialogate con loro. 🙂

 

pizap.com14340983281411

 

INGREDIENTI (PER CIRCA 15 – 20 CORNETTI):

  • 500 gr di farina 0
  • 80 gr di fiocchi di patate
  • 2 uova
  • 250 ml di latte intero
  • 3 gr di lievito di birra fresco
  • 140 gr di zucchero
  • 6 gr di sale
  • essenza alla vaniglia (o all’arancia)

PER LA CREMA PASTICCERA AL CIOCCOLATO FONDENTE:

  • 500 ml di latte
  • 1 uovo
  • 20 gr di farina 00
  • 120 gr di zucchero
  • 100 gr di cioccolato fondente
  • 1 cucchiaio di liquore maraschino

PREPARAZIONE:

Montate le uova con lo zucchero ed il sale fino ad avere un composto chiaro e spumoso.

Setacciate la farina e mescolate con i fiocchi di patate, unite un pò alla volta 200 ml latte freddo e il composto di uova, poi amalgamate bene il tutto con una spatola ottenendo così un impasto piuttosto morbido.

Lasciate riposare per un’oretta.

Trascorso questo tempo aggiungete all’impasto il lievito sbriciolato, i 100 ml di latte avanzati e lavorate il tutto finché non sarà completamente assorbito. Infine aggiungete anche l’essenza di vaniglia. 

Poi unite 50 gr di burro a temperatura ambiente (bastano 5 minuti) e non appena sarà completamente assorbito (ripiegando più volte la pasta su stessa), aggiungete i restanti 50 gr seguendo lo stesso procedimento.

In questo modo grazie all’autolisi otterrete un composto liscio e molto elastico.

Lasciate lievitare il composto in un luogo asciutto per circa 5 – 6 ore.

Riprendete il panetto, sgonfiatelo e rigiratelo con le mani 2 – 3 volte quindi mettetelo in frigo coperto con della pellicola per almeno 12 ore.

Nel frattempo preparate la crema: scaldate in un pentolino il latte senza portarlo a bollore. 

Lavorate con una frusta l’uovo, lo zucchero e la farina finché non avrete sempre un composto liscio.

Aggiungete il latte caldo a filo sempre mescolando per sciogliere gli eventuali grumi e il maraschino quindi ponete il tutto sul fuoco a fiamma dolce e lasciate cuocere fino a quando la crema non comincerà ad addensarsi.

Togliete la pentola dal fuoco e versatevi il cioccolato precedentemente tritato grossolanamente quindi amalgamate bene per farlo sciogliere completamente.

Coprite la crema con della pellicola e non appena si raffredderà ponetela in frigo fino al momento di utilizzarla.

A questo punto dividete la pasta in due parti uguali, infarinate leggermente il vostro piano di lavoro e stendete uno dei due impasti in una sfoglia rotonda di circa 1 cm e con un coltello ricavate dei triangoli. Ripetete l’operazione con quella rimasta.

Avvolgete ogni triangolo su se stesso lasciando la punta rivolta verso il basso.

Disponete le brioches su una placca coperta con della carta forno e ponetele in freezer per tutta la notte.

Il mattino seguente uscite i cornetti dal freezer, spennellateli con un pò di latte e cuoceteli in forno preriscaldato a 180° per 15 – 20 minuti.

Una volta raffreddati farciteli con la crema aiutandovi con una sac à poche o con una siringa per dolci.

Per un tocco in più potete spolverizzare le brioche con dello zucchero a velo. 

 

 

Con questa ricetta partecipo alla 3° Raccolta: La cucina dei desideri segreti – I Lievitati di La Cascata dei Sapori in collaborazione con AntoCrea.

11356058_10206775078319630_39786739_n

Facebooktwitterpinteresttumblr