Bustrengo – Un dolce tipico romagnolo

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Bustrengo, in dialetto per gli amici romagnoli Bustrèng (di origini barbariche), è un dolce… che definirei uno di quelli che se non t’ammazza sei immortale per il quantitativo di roba che ci butti in mezzo!!  😆

È una di quelle torte definite volgarmente “svuotafrigo”, di origini antiche e povere.

Pare infatti che prendeva vita per riciclare il pane raffermo.

Le origini vere e proprie bazzicano qua e là tra la bassa Romagna e le alte Marche.

Ma passiamo brevemente in rassegna la lista degli ingredienti base più qualche variazione.

Si parte dalla farina (bianca e gialla), uova, zucchero, strutto, frutta secca o candita, uva sultanina e varie spezie o arricchito con del cioccolato.

Esistono però delle varianti che prevedono l’uso della farina di castagne o di ceci; il latte può essere sostituito dal Sangiovese, il pangrattato può essere arricchito con l’aggiunta del riso bollito e persino del miele.

Piccola curiosità random:

il Bustrengo, secondo le usanze dei contadini, veniva cotto in un’ampia teglia rotonda di rame con tanto di coperchio, detta “rola”.

INGREDIENTI (PER 6 PERSONE)

  • 100 gr di farina 00
  • 100 gr di farina di mais tipo fioretto
  • 100 gr di pangrattato
  • 1 uovo
  • 50 gr di strutto di mora romagnola (o ½ bicchiere di olio evo)
  • 80 gr di miele millefiori
  • 200 ml di latte intero
  • 60 gr di uva sultanina
  • 50 gr di fichi secchi
  • 50 gr di noci
  • 2 mele rosse
  • buccia grattugiata di ½ limone
  • 1 pizzico di sale

PREPARAZIONE

Mettete l’uvetta ammollo in acqua calda.

Miscelate le farine con il pangrattato.

Aggiungete al centro l’uovo, il miele, lo strutto, la frutta secca, le mele private della buccia e tagliate a dadini, la buccia grattugiata del limone e il sale.

Versate un po’ alla volta il latte a temperatura ambiente e mescolate il tutto con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Oliate uno stampo a cerniera del diametro di 22 cm, versate il composto, cospargete la superficie di pangrattato e infornate a 180° per circa un’ora.

Note aggiuntive:

per un tocco in più ho voluto aggiungere 30 ml di rhum, ma potete anche sostituirlo con il buon vecchio vin santo.

Per chi osa di più basta aggiungere un po’ di rosmarino fresco tritato prima della cottura.

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