Chiacchiere di Iginio Massari

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Dal venerabile libro di Iginio Massari, “Non solo zucchero vol. II”, arriva questa ricetta (di facile realizzazione) dedicata alle Chiacchiere.

Di seguito abbiamo una breve lista che ci permetterà di arrivare a un risultato impeccabile.

Beh, noi ci proviamo!

Farina forte

Questo genere di farina è ricca di glutine ergo si gonfia più agevolmente in fase di cottura.

In più assorbe poco olio rendendo il vostro dolce nettamente più leggero e digeribile.

Non venga preso in considerazione dai fortunati mortali che digeriscono pure le pietre.

Marsala che passione

Usato per aromatizzare il Marsala, oltre a conferire colore alle Chiacchiere, aiuta la lievitazione.

Questo significa… metti giù quel lievito in polvere e nessuno si farà male!

Olio di semi di girasole, di arachidi, di mais… Quale scegliere?   

Non tutti gli oli son quel che sembrano.

Prediligete quello di girasole o di arachidi poiché mantengono più stabilità quando si tratta di alte temperature, oltre al fatto che inciderà in maniera positiva sulla croccantezza del prodotto.

Tempi di riposo

Una bella seccatura, dirà qualcuno.

Si, questo è pur vero ma al momento di tirare la pasta non servirà una piallatrice elettrica.

Inoltre una volta ritagliato l’impasto friggetelo subito o tenderà a diventare secco e le bolle non compariranno più.

Incisioni sulla pasta

Questa è facile.

Avete presente le tanto decantate bolle,no?

Ecco, bene.

Servono a non far diventare le nostre chiacchiere un enorme palloncino! 

Il consiglio di Massari

«Quando si cuoce bisogna prestare attenzione alla quantità di vapore che fuoriesce, quando diminuisce troppo, viene a mancare la pressione nella pasta e entra con prepotenza il grasso di frittura.»

Curiosità – Ogni regione ha il suo nome

In Piemonte si chiamano bugie, in Emilia diventano frappe o sfrappole, in Lombardia chiacchiere o lattughe, in Toscana cenci o donzelle e via discorrendo, quasi fino all’esaurimento.

Se avete in mente altri appellativi, tirateli fuori!

Terminano qui le basi e iniziano i borbottii dello stomaco accompagnati dalla libido che sale prepotente in fatal attesa di poter sgranocchiare ferocemente.

INGREDIENTI (PER 6 PERSONE)

  • 500 gr di farina 300 – 320W (in alternativa 400 gr di manitoba + 100 gr di farina 00)
  • 175 gr di uova (circa 3 – 4 senza guscio)
  • 60 gr di zucchero
  • 60 gr di burro
  • 50 ml di Marsala
  • scorza grattugiata di 1 limone
  • 4 gr di sale

INOLTRE

  • olio di semi di arachide q.b.
  • zucchero a velo q.b.

PREPARAZIONE

Prima di tutto uscite il burro dal frigo perché dovrà essere morbido e con queste temperature è un bello sforzo!

In una terrina setacciate la farina poi aggiungete in un sol colpo lo zucchero e il burro.

Sbattete le uova con un pizzico di sale fino ad avere un composto spumoso.

Unite gli aromi ovvero la scorza grattugiata del limone, il Marsala e per ultimo anche il sale; impastate brevemente per far assorbire i liquidi.

Continuate a lavorarlo fino ad avere un impasto liscio e compatto.

Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare per un’oretta a temperatura ambiente. 

Passato questo tempo tirate la pasta in una sfoglia molto sottile, quasi come se fosse un velo, con l’aiuto di un mattarello (se avete l’apposita macchina tirate delicatamente un po’ di pasta alla volta fino ad arrivare all’ultima tacca).

Ritagliate dei rettangoli con una rotellina tagliapasta e incideteli al centro.

In una padella antiaderente versate l’olio di semi e con un termometro da cucina aspettate pazientemente di raggiungere una temperatura compresa tra i 175° e i 180°.

Friggete alcuni pezzi di pasta per pochi secondi per lato.

Le chiacchiere dovranno essere dorate e piene di bolle.

Scolatele e spolverizzatele con abbondante zucchero a velo.

Se poi volete renderle ancora più golose aggiungete una colata di cioccolato fuso.

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