Ciambelline salate con ricotta infornata dei Nebrodi e spinaci

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Oggi nelle cuffiette parte un pezzo.

Di punto in bianco attacca Song to say goodbye e non puoi farci nulla. Ti allontani un momento da ciò che ti circorda.

Nessun particolare ricordo. Non è una traccia che riporta indietro il tempo ma dentro scatta qualcosa.

Addio non è quando si dice, è più subdolo. Striscia nell’ombra sotto la nostra pelle e colpisce quando meno te l’aspetti. Gli addii sono così o magari è solo il nostro modo di farci i conti.

Così una mattina ti svegli e senti che qualcosa è cambiato. La tempesta è passata. Beh, non tutta, una parte. Quella parte. Tu sai quale. Abbiamo tutti quella parte che nemmeno la rabbia ha potuto estirparla. Ma ora? Dov’è finita. Sotto al letto non c’è, tra le lenzuola nemmeno e dentro di te è sparita.

Finisce che non importa più il tempo che passa, nemmeno se vi ritroverete seduti l’uno accanto all’altro la sentirai ancora. Inizierai a chiederti che senso ha avuto tanto dolore se poi è passato senza un piccolo attimo di sollievo.

La guardi e non la vedi più. Il volto è lo stesso, la voce anche. Pensavi di averla dimenticata ma non è cambiata. Ti parla, si ricorda di te. Di noi. Già, noi. Gettato via manco fosse un fazzoletto usato.

La mente ti gioca un brutto scherzo, hai dovuto seppellire sotto tonnellate di cenere gran parte di esso. Non perché non fosse ciò che più amavi, per sopravvivere. Dovevi farlo, non avevi altra scelta.

Vedi quel paio di occhi ma ti osservano così vuoti, non trovi più niente che ti riguardi. Continua a parlare di qualcuno che conoscevi. Eri tu o almeno credi di esserlo.

Mi sono smarrita, dovrei dire ma non interrompi il fluire dei suoi pensieri e ti accorgi che hai passato la vita con qualcuno che conosce ciò che ami ma non ha mai conosciuto te. Non ti vedeva, ti viene da pensare o non ti vede più. Finisci nel girone di chi è dato per scontato perché tanto… ma tanto cosa. Smettila di mettere in mezzo quel tanto. L’ho sempre odiato, questo probabilmente lo sai da te.

E’ sempre una questione di tempo? Troppo presto, troppo tardi. Boh, lo chiedi alla persona sbagliata. Adesso stringimi che magari così ti ritrovo ma niente. Un lievissimo lampo credo di averlo sentito poi basta.

Sei qui vicino a me però manchi tu, non ci sei più. Sei sparito ed io sento soltanto questo vuoto. Mantengo la mia promessa altrimenti non l’avrei mai pronunciata. Ti proteggo. Vedi? Almeno questo lo faccio ancora. Faccio un pò di fatica ma tengo a freno la lingua quando serve. Non sono qui per ferirti e neanche per giudicarti. Non lo farei mai, non ne sento la necessità. Solo non riesco più a sentire.

Adesso però ti do un bacio distratto e ci voltiamo per allontanarci. Bisogna riprendere il corso della vita nonostante quella crepa. Non puoi farci nulla. Passerà.

Immagino che una mattina mi alzerò e non ci sarà più, proprio come sei riuscito a fare tu. O come non hai mai fatto. Niente domande che poi ne accumulo troppe e le dimentico. Ma quando le ritrovo, ne sto cercando di nuove.

Ci vediamo in un giorno qualunque d’inverno o forse di primavera tra altre strade lontane.

 

Ciambelline salate con ricotta infornata dei Nebrodi e spinaci 02

 

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE):

  • 300 gr di farina manitoba
  • 3 uova
  • 100 ml di latte
  • 250 gr di ricotta infornata dei Nebrodi
  • 300 gr di spinaci freschi
  • 20 gr di grana grattugiato
  • 1/2 bustina di lievito di birra liofilizzato
  • 100 ml di olio di semi
  • scorza grattugiata di 1 limone
  • noce moscata, maggiorana e pepe bianco q.b.
  • 1 cucchiaino di sale

PREPARAZIONE:

Lavate accuratamente gli spinaci e lessateli in acqua salata bollente poi poneteli in uno scolapasta e lasciateli scolare.

Montate le uova con il sale, il pepe e la maggiorana quindi aggiungete l’olio ed il latte.

A questo punto unite la farina, il lievito, il grana grattugiato, la ricotta sbriciolata, la buccia del limone grattugiata e amalgamate il composto.

Tritate finemente della cipolla e lasciatela appassire in padella quindi versatevi gli spinaci tagliati grossolanamente, se necessario regolate di sale ed aromatizzate con una grattata di noce moscata.

Insaporite la verdura per qualche minuto.

Lasciate intiepidire gli spinaci prima di aggiungerli a tutti gli altri ingredienti e amalgamare bene il composto.

Distribuite il composto in uno stampo per ciambelle in silicone (o quello che vi trovate a portata di mano! 😀 Se il materiale è in alluminio o altro non dimenticate, come sempre, d’imburrare ed infarinare).

Cuocete in forno caldo a 180° per circa 35 – 40 minuti.

Una volta pronte, lasciate intiepidire per 10 minuti le ciambelline prima di sfornarle.

Annotazioni extra:

se lo stampo in silicone è nuovo consiglio un bel lavaggio in lavastoviglie e solo per la sua prima infornata (lo so, suona quasi commuovente :mrgreen: ) anche d’imburrarlo.

Essendo molto ” elastico ” vi conviene sistemarlo sulla griglia del forno prima di versare l’impasto così poi riponete tutto e via con la cottura!

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