Ciambellone ubriaco bicolore

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Quindi era questo il… paradiso?

Dovevo essere frastornato visto che non ero mai stato un fan della religione, a malapena credevo in alcune persone.

O forse l’idea di restare bloccati per sempre in questo mondo mi faceva sentire come quelle anime costrette a vagare nel bel mezzo delle loro questioni irrisolte?

Non era il momento giusto per porsi queste domande.

Piuttosto dovevo capire dove si trovava Bleenis. Nel buio provai a toccare ciò che non potevo vedere ma lei non c’era.

Trovai solo qualcosa di spigoloso. Solo in quell’istante il luogo in cui mi trovavo s’illuminò di colpo.

I riflettori puntati addosso emanavano una luce accecante, i miei occhi ormai si erano abituati all’oscurità.

Vidi nuovamente il tappeto rosso eseguire una folle corsa fino a me.

Un rumore di passi. Un battito di mani. Era riapparso, l’uomo elegante con i lunghi baffi.

«Bene, bene. È andata meglio di quanto mi aspettassi.», affermò sogghignando.

«Sono qui per darti delle risposte, poiché la tua insulsa mente disturba la quiete dell’arte.»

«Che cosa avete fatto a Bleenis? Se lei… sappiate che farò qualunque cosa sia in mio potere per distruggere ogni singola molecola di questo posto! Se l’ho creato io, posso anche distruggerlo.»

«Che grinta, ragazzo! Potresti quasi inizi a piacermi. Adesso però taci!», rispose calmo.

«Non sei morto, la tua banale bontà è stata anche la tua salvezza. La ragazza sta bene ma non poteva restare qui.», seguì una breve pausa.

«E ora ti svelerò cosa dovrai fare per me.»

«È tempo di prendere quella tela e rimetterla al suo posto. Seguimi.»

La porta che avevo cercato a lungo, con tanta sofferenza, era finalmente davanti ai miei occhi. Quella vera. Il sigillo attendeva soltanto di riconciliarsi con il suo pezzo mancante.

«Non indugiamo ulteriormente. La mia ultima opera non è ancora compiuta.»

Incastrai la tela al suo posto e capii che dall’altra parte mi attendeva un’ultima prova da superare.

(Map of the mind – Part XII)

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)

  • 200 gr di farina 0
  • 4 uova
  • 180 gr di zucchero
  • 50 ml di latte intero
  • 30 gr di cacao amaro
  • 120 ml di vino rosso
  • 130 ml di olio di semi
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di peperoncino in polvere
  • 1 pizzico di sale

PREPARAZIONE

Lavorate le uova con lo zucchero e il sale fino ad avere un composto chiaro e gonfio.

Aggiungete un po’ alla volta la farina, il lievito il vino e l’olio alternando tutti gli ingredienti e amalgamando bene.

Imburrate e infarinate uno stampo del diametro di 24 cm quindi versatevi metà dell’impasto.

In quello che rimane unite il cacao amaro, il peperoncino in polvere e il latte; mescolate e distribuitelo delicatamente sul composto chiaro.

Se volete ottenere un effetto marmorizzato dovrete soltanto disegnare delle “onde” con un coltello o uno stuzzicadenti.  

Infornate a 180° per circa 35 – 40 minuti.

I più arditi possono tranquillamente sostituire il peperoncino in polvere con quello fresco (in tal caso grattugiatelo).  😉 

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