Cotolette di funghi pleurotus

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Se c’è una cosa che mi da parecchio fastidio e non riesco nemmeno a tollerare in nessun caso, quella è l’ipocrisia.

Non ho tirato fuori un argomento a casaccio. La mia vuole essere una “sfacciata” critica.

Ipocrisia

Quindi…

Tutti ma proprio tutti hanno appreso da social network, televisioni, giornali e piccioni viaggiatori la triste notizia della morte di B. B. King, il pilastro del blues. Un uomo leggendario che ha profondamente influenzato la scena musicale creando le basi per quello che ancora oggi viene definito rock’n’roll.

Ammetto di non aver mai attenzionato a dovere questo genere musicale.

Forse perché non ho ancora trovato il “mio” artista o semplicemente perché non riesce a coinvolgermi.

Ciò non toglie che si tratta sempre di una profonda ferita quando il mondo perde una voce tanto possente e un cuore tanto profondo, ma anche per i VERI fan. Quelli che sognano di invecchiare insieme al proprio idolo.

Ma, cosa ancora più importante, non dovremmo mai dimenticare che prima di essere un personaggio noto in ogni parte del globo, B. B. King è una vita che si è spenta.

Ragion per cui non riesco proprio a mandare giù il finto buonismo in ogni sua forma.

Laddove orde di persone si mostrano affrante in maniera a dir poco esasperante per artisti che, quando respiravano la nostra stessa aria, non hanno mai filato neppure di striscio.

Il giorno dopo poi torna tutto alla normalità e le palle di fieno rotolano solitarie lungo le bacheche senza esserci più alcun cenno dell’accaduto.

Sia chiaro che non appoggio nemmeno chi esagera nel senso opposto, cadendo in un’apocalittica depressione dal quale non vi si ripigliano manco con una gru (perdonate il sarcasmo)!

Vorrei poter chiedere solo un po’ di coerenza.

D’altronde non è la fine del mondo se per voi non rappresentava – in qualsiasi modo – un mentore o qualcuno che per voi faceva la differenza, trasformando una giornata grigia in qualcosa di diverso, pieno di colori sfavillanti.

Quel suo esserci era importante per qualcuno e questo va rispettato.

A tutti i lettori abituali, incuriositi, a quelli di passaggio, ecc. perdonate il mio semi sfogo e pure l’essermi dilungata troppo, ma, per favore, cerchiamo di essere coerenti.

Foss’anche per rispetto di qualcuno che non c’è più.

Uno tipo B. B. King.

Se poi dovessi riassumere il succo del discorso in un’unica frase direi soltanto: l’ipocrisia non è contagiosa, si può guarire.

Oppure evitare.

Fate voi.

Cotolette di funghi pleurotus 02

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)

  • 300 g di funghi pleurotus
  • 2 uova
  • 200 g di pangrattato
  • 1 spicchio d’aglio
  • prezzemolo q.b.
  • sale e pepe nero q.b.

PREPARAZIONE

Lavate e mondate i funghi eliminando le parti più dure.

Sbattete le uova con un pizzico di sale.

Sistemate in un piattino il pangrattato insieme all’aglio tritato finemente; regolate di sale e pepe e infine aggiungete anche il prezzemolo tritato grossolanamente.

Impanate i funghi passandoli prima nelle uova e poi nel pangrattato.

In una padella scaldate abbondante olio di semi quindi friggete le cotolette di funghi fino a quando non risulteranno dorate da entrambi i lati.

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