Crispelle classiche (e con borlotti)

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Fare la cosa giusta.

Ma che vuol dire poi, me lo sono sempre chiesto.

La cosa giusta. Il momento giusto. Fare, dire, pensare la cosa giusta.

Mi è sempre parsa una di quelle cose che si buttano lì, tanto per riempire.

O per giustificarsi.

Uno se ne esce così…

E poi è tutto tranne che questo.

Magari in buona fede, perché no. Ne siamo anche convinti ma si sa, va sempre diversamente da quello che avevamo in mente.

E se tutto era così ingarbugliato prima, adesso non li sciogli più.

Ti ci ritrovi in mezzo con la faccia imbronciata.

Vorresti lasciar perdere ma ti ricordi che avevi promesso di provarci.

A fare la cosa giusta.

Ecco, alla fine ci si ricasca sempre.

Proprio un circolo vizioso.

Ma diventa complicato quando vorresti prendere un enorme forbice, tagliare tutto questo garbuglio di cose incomprensibili e andartene.

Beh, a me non importa più.

Sbrigatevela da soli o in compagnia.

Fate voi.

Che io sto andando un pò più in là.

Ricordavo di aver chiuso a chiave la porta, a tripla mandata. E proseguivo sul filo… il filo del rasoio.

Oh, ecco che ci risiamo.

Ma chi ha inventato queste frasi.

Esistono milioni di parole al mondo e noi ricorriamo a queste.

Uso comune.

Beh, a me non piacciono le cose comuni.

Mi piacciono quelle che stanno lì, polverose. Forse non le nota nessuno.

Io si.

Come le parole, mi piacciono quelle stravaganti.

E le porte che bisogna chiudere.

Quando non si vede di più.

Tra tutte quelle cose che nessuno nota mai.

Ma varrebbe davvero la pena fermarsi per vedere un pò di più.

” Beh, meglio tardi che mai. No, non è meglio. Tardi è tardi. ” diceva qualcuno.

E se hai gettato la chiave, scrollati di dosso quel groviglio.

Se ti va una carezza.

E poi volta le spalle e con dolcezza allontanati piano.

Nella tempesta.

Tornando a cercare i contorni delle stelle che non hai dimenticato.

 

 

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INGREDIENTI (PER CIRCA 10 – 12 CRISPELLE):

  • 500 gr di farina 00
  • 350 ml di latte
  • 15 gr di lievito di birra
  • 1 cucchiaino di sale

PER IL RIPIENO:

  • 1o filetti d’acciuga
  • 200 gr di ricotta fresca
  • sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:

Sciogliete il lievito nel latte tiepido, unitelo alla farina e mescolate con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto liscio e senza grumi.

Aggiungete il sale e lavorate il composto a lungo, dovrà risultare ben amalgamato e piuttosto morbido, poi coprite con della pellicola e lasciate lievitare per 1 – 2 ore.

 

A questo punto inumiditevi le mani, prelevate un pò di pastella alla volta, stendetela ed allungatela sul palmo della mano e sistemate al centro un filetto d’acciuga quindi avvolgetela facendo attenzione a sigillare bene il tutto.

Continuate così (con metà dell’impasto totale) fino ad esaurimento degli ingredienti.

Setacciate la ricotta e regolate di sale e pepe, prelevate nuovamente una piccola porzione d’impasto, allargatelo e versate al centro un cucchiaio di ricotta e richiudete formando una pallina.

Ponete una casseruola sul fuoco con abbondante olio di semi (o strutto) a fiamma vivace e non appena sarà ben caldo tuffate le crispelle un pò alla volta finché non verranno a galla e risulteranno dorate.

Se vedete che diventano troppo scure ed in tempi troppo brevi, abbassate un pò la fiamma e se dovesse risultare necessario spegnete il fuoco giusto il tempo che di far scendere leggermente la temperatura dell’olio.

VARIANTE CON I FAGIOLI BORLOTTI:

Per quel che riguarda l’impasto le quantità sono le stesse o potete prelevare 250 gr dal totale.

Quindi aggiungete 200 gr di fagioli borlotti precedentemente lessati e frullati.

Per la preparazione il procedimento non cambia mentre per il ripieno ho utilizzato 1/2 avocado maturo, 200 gr di provola dolce e circa 8 – 10 pomodori secchi.

Anche qui il procedimento non cambia e vengono sempre fritte nell’olio di semi caldo.

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