Lemonsoda fai da te

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Siamo negli anni Quaranta.

Il sole picchia cocente sopra la testa della gente, è estate.

Le gonne si accorciano, i bambini giocano in spiaggia, si sorseggiano bevande ghiacciate per rinfrescarsi.

C’è anche un’azienda milanese in cerca di un’idea innovativa che possa dare un volto nuovo a qualcosa di semplice come… una limonata, ecco.

Qui bisogna stravolgere il mondo dei “soft drink” (e bisogna parlare pure professional per darci un certo tono).

E poi, oh, le bollette dobbiamo pur pagarle in qualche modo!

Va bene, riuniamo la banda e cerchiamo di portarci a casa la pagnotta pure stavolta.

Da dove iniziare.

Il nome. Si, ci vuole qualcosa che possa catturare l’attenzione.

Lemon Juice? No, troppo scontato.

Lemonade? No, non rende bene l’idea.

Ci buttiamo in mezzo qualche bollicina per renderla più accattivante.

Si, dai.

Un buon punto di partenza su cui mettere le mani.

Lemon… lemon… e se fosse Lemonsoda?

Ma è perfetto, calza a pennello!

Un nome semplice e facile da ricordare.

Cavolo, adesso però ci vuole l’immagine giusta per finire in bellezza.

Vediamo un po’…

Che ne pensi di un albero di limoni?

E che siamo un’azienda agricola?!? Dai, un po’ d’inventiva.

Ok ok, allora un bel bicchiere stilizzato con delle fette di limone, un sacco di bollicine e uno sfondo verde che richiama il colore della natura!

No no, non ci siamo ancora.

*Dopo svariate ore di lavoro e pensieri buttati lì (talvolta a caso), eccola. L’illuminazione!

La scelta più semplice era quella vincente, ce lo sentivamo.*

Trovato. Mettiamo lì un normalissimo limone su uno sfondo completamente nero.

Focalizziamo l’attenzione sull’ingrediente principale contenuto nel prodotto che da una certa aria di casa e fa tanto minimale.

E gli ingredienti in sostanza? Che ci scriviamo?

Ah giusto, gli ingredienti!!!

Questa è facile.

Allora…

Butta giù un 12% di succo di limone, giusto perché si senta almeno l’odore degli agrumi, poi l’acqua ovviamente e lo zucchero.

Mi raccomando, zucchero a tempesta che porta il buon umore e spazziamo via l’aspro del limone.

Perciò, dov’eravamo rimasti?

Ah si, lo zucchero…

Va bé, poi aggiungete le solite cose.

Aromi naturali, mi raccomando tutto naturale.

Sciroppo di glucosio, anidride carbonica e infine i conservanti, non dimentichiamoli.

Sennò al posto di una limonata…

*Quella volta si concluse in un gran successo.

Se non fosse che il tempo passa e verso la fine degli anni Novanta il marchio venne acquisito dalla Campari.*

2005.

Spunta fuori la Tonicsoda, il primo prodotto lanciato sul mercato con il marchio della Campari. Prima o poi dovevate aspettarvela questa, no?

Finché non arrivò la Lemonsoda zero, ovviamente.

L’Orangesoda, e te pareva.

Il Mojito-soda, eh?!?

Il Pelmosoda, bevanda a base di pompelmo… mi astengo dal fare commenti!  :mrgreen:

E per concludere in bellezza la Piña Colada-soda, un altro “delizioso” cocktail analcolico di cui non era possibile fare a meno.

Questa fantasiosa produzione è stata gentilmente offerta dai miei neuroni (i pochi superstiti).

Ringraziamo la Campari, sperando che abbia un certo senso dell’umorismo, e pure voi per essere giunti fin qui. 

Fine.

INGREDIENTI (PER CIRCA 300 ML DI SCIROPPO DI LIMONE)

  • 375 gr di limoni (circa 4)
  • 150 gr di zucchero
  • la buccia di 1 limone

INOLTRE

  • ½ litro di acqua gassata

PREPARAZIONE

Lavate e mondate un limone privandolo di tutta la scorza e mettetelo da parte.

Spremete gli agrumi con uno spremiagrumi (ops, scusate il giro di parole!).

Versate in un tegame il succo dei limoni, la scorza e lo zucchero.

Potete aumentare o diminuire la dose di zucchero, considerando però che con la quantità sopra indicata otterrete una bevanda piuttosto dolce.

Potete il tutto sul fornello a fiamma dolce e portate a ebollizione.

A questo punto lasciate lo sciroppo di limoni sul fuoco ancora per 5 minuti.

Togliete lo sciroppo dal fuoco, filtrate il succo con un colino a maglie strette e aspettate che si raffreddi.

Unite l’acqua gassata (fredda) allo sciroppo, mescolate e… godetevi quel paradisiaco momento di piacere! 😉

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