Lo spot del Buondì e l’asteroide

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Nel mirino del web stavolta c’è finita la Motta con uno spot uscito il 27 agosto.

Sullo sfondo si vede un giardino perfettamente curato, la classica tavola imbandita a regola d’arte e un breve scambio di battute tra madre e figlia.

La piccola ha voglia di fare colazione con qualcosa di leggero ma al tempo stesso goloso.

La mamma risponde che non esiste nulla del genere, definendola una richiesta talmente surreale da paragonarla ad un asteroide che le piomba addosso.

Detto fatto, un asteroide la prende in pieno ed è subito polemica sui social.


La pubblicità in questione è stata girata da Saatchi & Saatchi, una delle più rinomate agenzie pubblicitarie a livello mondiale.

Come se questo non avesse infervorato abbastanza gli animi dei leoni da tastiera, ecco spuntare un secondo spot con il padre.

Il finale è lo stesso e stavolta sparisce dallo schermo anche la giovane protagonista.

Gli utenti a questo punto si dividono (ovviamente) in due fazione.

Da un lato abbiamo quelli che gridano orrore e quelli che apprezzano l’ironia grottesca.

A tal proposito non mi voglio schierare né dalla parte degli utenti né contro la Motta.

Credo solo che i primi diano il solito esempio di incoerenza perché grazie ai mezzi di comunicazione che abbiamo di cose “diseducative e/o dissacranti” ne girano tantissime.

Dovremmo passare per la via principale tirando in ballo i reality show, i telefilm per bambini (?) e i cartoni animati violenti.

Potrei pure raccontarvi di aver sentito una bambina, si e no di 8-10 anni, rivolgersi ai suoi compagni di gioco con raffiche di “vaffanculo” urlate a squarciagola e nessuna mamma che le facesse notare che non è un bel modo di dialogare.

Penso anche che le stesse persone che mandano al rogo le merendine della Buondì assicurando di “non comprarle mai più” dopo questo episodio, siano le stesse che ridono e pubblicano contenuti che dovrebbero essere considerati altrettanto politicamente scorretti.

Per non parlare delle foto, non gli scambi privati.

Quelle che con un po’ di (s)fortuna riuscirebbe a beccare pure un figlio o qualche suo amico.

Se poi mettiamo via tutti questi fattori, si tratta soltanto di una pubblicità.

Non più fastidiosa di tante altre.

In mezzo a tutto questo putiferio non poteva certo mancare l’Aiart (associazione italiana telespettatori) che sottoporrà la questione persino alla Rai per discutere se sia consentito o meno trasmettere simili contenuti a qualunque ora della giornata.

Nel frattempo potete gustarvi il back stage, dove si vede una dolce fanciullina tutt’altro che traumatizzata da quello che sta facendo.

Houston, dal polemico pianeta terra è tutto.

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