L’etimologia di questo termine deriva dal latino mustum ardens, un chiaro riferimento al mosto reso ardente (inteso come piccante) grazie all’aggiunta dei grani di senape.
Potremmo dire che la mostarda è nata dalla necessità di non far deperire la frutta.
Un tempo, infatti, trovare dei prodotti fuori stagione era un’impresa titanica.
Non si butta via niente, suggerisce qualcuno!
Pensate che si tratta di una delle preparazioni più genuine in circolazione poiché (almeno teoricamente) non ha bisogno dell’aggiunta di conservanti o coloranti per mantenere il prodotto inalterato.
La nascita della mostarda viene citata per la prima volta in un testo francese risalente al lontano 1288. Ma nell’Italia settentrionale inizia a diffondersi solo intorno al Seicento, in particolar modo durante le festività natalizie.
C’è da dire che possono nascere dei fraintendimenti quando c’è di mezzo la senape: se cercate la traduzione dei termini francesi mustard e moutarde noterete subito che entrambi fanno riferimento all’utilizzo della medesima pianta ed è l’unica cosa che accomuna queste due parole.
N.B. Le moutarde sono salse a base di aceto, sale e grani di senape.
Nella top five delle mostarde si classificano (rullo di tamburii):
- Mostarda mantovana: mele cotogne + olio essenziale di senape (ometto lo sciroppo perché sempre presente)
- Mostarda cremonese: frutta fresca o candita + olio essenziale di senape
- Mostarda vicentina: mele cotogne e non, pere, cedro candito e limoni (il seguito ormai lo conoscete)
- Mostarda siciliana: mosto cotto + farina o semola
- Mostarda piemontese: esistono due esemplari (le uniche senza senape) con uva Barbera o con mele cotogne, spezie, zucca, fichi e frutta secca
Per maggiori informazioni sulla storia di questo alimento trovate il link qua sotto.
Tutto quello che c’è da sapere sulla mostarda
INGREDIENTI (PER 6 – 8 PERSONE)
- 1 kg di zucca gialla
- 200 gr di zucchero semolato
- 100 ml di acqua
- 50 gr di amido di mais
- 1 cucchiaino di senape
- 1 cucchiaino di pepe nero in grani
- 1 pizzico di sale
PREPARAZIONE
Mondate la zucca, tagliatela a cubetti, mettetela in una casseruola e lasciatela asciugare a fuoco basso.
Lasciate cuocere per circa 20 minuti.
A questo punto sciogliete l’amido e il sale nell’acqua e rovesciate il composto sulla zucca.
Poi unite lo zucchero, la senape, il pepe nero in grani e continuate la cottura per altri 15 – 20 minuti.
Alla fine dovrete ottenere quella consistenza gelatinosa tipica della mostarda.
Versate il prodotto nei vasetti, sigillate per bene e sterilizzate il tutto.
Lasciate raffreddare completamente i barattoli prima di conservare la mostarda nella vostra dispensa, è importante lasciarla in un luogo buio e privo di fonti di calori.
Una volta aperta va conservata in frigo e bisogna consumarla entro una settimana.