Pane allo yougurt e cereali e maionese vegan (con latte di mandorla)

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Una lettura dedicata a tutte le donne (ogni tanto ci tocca, no?)!    🙂

Dietro a una grande donna c’è un’adolescenza di merda.

Dietro a una grande donna c’è un’ombra di passato. A mezzogiorno, quando il sole è più alto, scompare. C’è l’adolescenza con tutto il repertorio di inadeguatezza, di pieni e di vuoti. L’adolescenza da grande te la ricordi come un luna park chiassoso, ma quando ci passi attraverso vedi solo gli specchi deformanti: troppo grassa, troppo corta, troppo lunga, troppo piatta, troppo spessa. C’è pure il calcinculo con quello che ti prende e ti lancia, ti fa volare, ma è un circolo vizioso. E la casa degli orrori, così simile a casa, così familiare. Il cibo non nutre e anche il divertimento fa paura.6f1258c4eaddc2dc9c182a2ef5489bf5

Dietro a una grande donna ci sono gli ex, ex fidanzati, gli ex amici, gli ex lavori. “ex” ha quella x che è sembra una croce dove una volta c’era un tesoro. Ma “ex” in latino vuol dire anche “da”, come “uscire da”, “venire da” e a pensarci bene, gli ex sono anche radici, da lì si viene, da lì si riparte.

Dietro a una grande donna ci sono inverni infiniti. Gli anni si contano in primavere, ma la maturità si misura in inverni. E si impara dagli alberi, che sono matti gli alberi a spogliarsi quando fa freddo, e invece no, abbandonano il superfluo, si fanno oggetti e aspettano. E si impara dai ricci che si chiudono e le spine vanno fuori, non dentro. Si impara che la letargia non è l’allergia all’inverno, si impara il letargo, come pausa piena di vita e di malinconia.

Dietro a una grande donna ce n’è una uguale e più piccola, maligna, parla e pugnala, là dove fa male. Se la ignori scompare.

Dietro a una grande donna ce n’è un’altra uguale e arrabbiata che abbaia, morde e se la fai incazzare ti piscia pure sul tappeto. Se la accarezzi smette.

Dietro a una grande donna non c’è lato b o fattore c. Una grande donna di solito sa dire culo senza problemi e soprattutto sa riconoscere quando l’ha avuto e quando se l’è fatto.

Dietro a una grande donna non ci sono briciole per ritrovare la strada. La questione non è come tornare, ma se sia il caso di tornare.

Dietro a una grande donna c’è un futuro che non fa paura e “domani è un altro giorno” non è una minaccia.

Intorno a una grande donna c’è un girotondo di persone, di progetti e tutto si tiene alla faccia delle leggi della fisica e della ragione.

A fianco di una grande donna, qualche volta c’è un uomo. Lei lo guarda: “che bello averti conosciuto”, lui sorride: “bello aver voglia di conoscerti ogni giorno un po’ di più”.

Dietro una grande donna ci sono le incomprensioni, i tradimenti, i colpi dati, quelli ricevuti, quelli schivati. Ci sono i “mai più” e i “mai dire mai”, c’è la voglia di dare un senso all’insensato e di capire anche quando non c’è niente da capire.

Dietro a una grande donna c’è una donna che accetta di diventare grande. Con tutto il carico di dolore, di sofferenza e di bellezza. Sulle spalle.

 (Enrica Tesio)

 

Pane allo yougurt e cereali e maionese vegan (con latte di mandorla) 02

 

 

INGREDIENTI (PER 6 PERSONE):

  • 250 gr di farina 00
  • 250 gr di farina integrale
  • 150  gr di yogurt bianco di soia
  • 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • 80 gr di cereali misti
  • 8 gr di lievito di birra
  • 130 ml di acqua (circa)
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 10 gr di sale

PER LA MAIONESE:

  • 100 ml di latte di mandorla
  • 80 ml di olio di semi di girasole
  • 20 ml di olio evo
  • 2 cucchiaini di succo di limone
  • sale q.b.

PREPARAZIONE:

Mescolate l’olio con yogurt e sciogliete il lievito seguito dallo zucchero in 50 ml d’acqua tiepida.

Riunite in una terrina le due farine, formate la classica fontana e al centro versatevi i due composti.

Amalgamate il tutto per pochi minuti.

Dopodiché aggiungete i cereali e l’acqua avanzata nella quale avrete sciolto il sale.

Lavorate brevemente quindi unite l’olio e battete l’impasto finché non si sarà assorbito.

A questo punto iniziate a contare i 10 minuti nei quali impastare a mano, operazione che non manca mai (a meno che non utilizzate una planetaria)!  :mrgreen:

Lasciate lievitare in un luogo asciutto per circa 2 – 3 ore.

Nell’attesa prepariamo la maionese al latte di mandorla: l’operazione è semplicissima, vi basterà riunire tutti gli ingredienti in un frullatore ed avviarlo per circa 30 secondi (fino ad un massimo di 1 minuto se la salsa dovesse risultare ancora un pò liquida).

Il risultato finale dovrà essere una salsa gonfia e soffice come una nuvola.  😉

Trascorso il tempo di riposo riprendete l’impasto, sgonfiatelo e lavoratelo per una manciata di secondi, quel tanto che basta a renderlo liscio.

Formate un filone ed infornate a 220° per circa 20 minuti.

Nota:

Riguardo ai cereali intendo quelli per la colazione!

Ebbene si ma niente paura, una volta cotto il pane non vi accorgerete nemmeno di loro.  😀

Quelli che avevo io in casa sono con della frutta secca in mezzo ma vanno bene di qualunque altro tipo.

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