Pesche dolci all’alchermes

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L’ultima porta si presentava ricoperta di una pianta rampicante.

Come nella casa in cui abitavo da bambino, la natura ricopriva con delicata eleganza le mura. Proprio lì, dove io e Bleenis ci eravamo conosciuti e dove passavamo la maggior parte del tempo a giocare. Immersi nel profumo dei fiori, quando tutto il mondo sembrava fatto per noi. All’altezza dei nostri sogni.

Per un attimo indugiai ma poi abbassai la maniglia sentendo che al suo interno ogni cosa odorava di ricordi e, non senza un certo stupore, stavolta non ero da solo.

Lo scenario che mi si parò davanti sembrava uguale a quello che avevo visto in principio, una volta iniziata questa lunga avventura.

Tutti i miei ” doppioni ” erano presenti, intenti nell’interpretare il loro ruolo. Ricordarmi di tutte quelle volte in cui avevo lasciato insinuare dentro di me il dubbio che una scelta diversa e qualche rischio in più avrebbero portato ad un finale diverso.

Cercai di passare inosservato ma nessuno sembrava avermi notato, provai ad avvicinarmi e a mettermi davanti ad uno di loro, niente. Ero come invisibile.

Finché non sfiorai distrattamente la mano di una ragazza di cui non ricordavo il nome, ero sempre stato una frana in questi frangenti, e notai che le passò attraverso. Sembravano reali ma erano soltanto delle proiezioni. Come quelle che iniziarono ad apparire ancora una volta in mezzo all’oscurità che ci avvolgeva intorno.

Piccoli sprazzi di vita da quando ero venuto al mondo. Un passo alla volta seguivo nostalgico ma senza malinconia ogni ricordo, uno strano senso di benessere aveva invaso ogni cellula del mio corpo.

Da quando ero finito in questo guaio, per la prima volta che mi rilassavo un pò.

<< Il dolce sapore delle piccole cose. >>, sussurai con un lieve sorriso.

Ero come ubriaco, perso in un mare di giorni pieni di vitalità e gioia. Rimasti chiusi in un cassetto polveroso troppo a lungo.

<< Non riesco a credere a quello che sto per dire ma… potrei restare qui per ore e ore, forse per sempre! >>.

(Map of the mind – Part XIII)

 

Pesche dolci all'alchermes

 

INGREDIENTI (PER CIRCA 15 PEZZI):

  • 500 gr di farina 00
  • 3 uova
  • 150 gr di zucchero
  • 100 gr di burro
  • 3 – 4 cucchiai di latte
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • scorza di 1 arancia grattugiata
  • 1 pizzico di sale

PER IL RIPIENO:

INOLTRE:

  • alchermes q.b.
  • zucchero semolato q.b.

PREPARAZIONE:

Riunite in una terrina tutti gli ingredienti ovvero farina, zucchero, burro a temperatura ambiente, uova, la scorza d’arancia grattugiata, latte, lievito e sale.

Impastate brevemente il composto, quel tanto che basta perché risulti molto morbido ma lavorabile con le mani.

Prelevate dei pezzetti d’impasto grandi quanto una noce e formate delle palline.

Infornate a 180° per circa 15 – 20 minuti (mi raccomando, non dev’essere dorato!).

Preparate la crema pasticcera e lasciatela intiepidire.

Una volta cotte e raffreddate le semisfere, scavate al centro con un cucchiaino in modo da avere un piccolo incavo. Ma andateci piano o si spaccheranno!

Aiutandovi con una sac à poche riempite (senza esagerare) metà dei biscotti e richiudete con quelli rimasti.

Versate in una ciotolina l’alchermes ed in un’altra lo zucchero quindi inzuppatevi le pesche, sgocciolate bene e poi tuffatele nello zucchero.

Ponete in frigo per almeno un’oretta prima di servirle! Anche se il consiglio è quello di lasciarle riposare una notte, l’attesa ne varrà la pena.  😀

Ovviamente non possono mancare delle foglioline per decorare… possibilmente di marzapane o zucchero!

* Piccola nota aggiuntiva: se utilizzate il cioccolato fondente al posto della crema, non è necessario creare fossette. Solo scioglierlo a bagnomaria e procedere sempre allo stesso modo.

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