Pizza di scarola

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Ritorniamo con un’altra specialità napoletana: la pizza di scarola.

In Campania, durante il periodo di Natale, si prepara un lievitato che non richiede troppi sforzi ma riesce a fare lo stesso il suo bel figurone!

Racchiusa tra due sfoglie sottili incontriamo una distesa di scarola liscia, quella più adatta alle insalate, dal tipico sapore amarognolo che fa da contrasto al sapore dolciastro dell’uvetta sultanina.

Alcune varianti richiedono l’aggiunta di filetti di acciughe sott’olio e del mosto cotto.

Anticamente battezzato Gattò di scarole, un tempo veniva utilizzato un altro ingrediente altrettanto saporito, ovvero la bietola.

Durante la vigilia di Natale sulle tavole partenopee non poteva mai mancare la pizza con la jeta (la bietola, appunto) per mantenersi leggersi in attesa del corposo pranzo “spacca budella” del 25 dicembre a cui presenziano circa dieci portate differenti, o almeno così narra la leggenda!  😆 

Essendo un piatto povero spesso veniva trasformato in un goloso dessert dalle famiglie meno facoltose, divenendo così uno scrigno di pasta sfoglia ripieno di frutta secca.

In seguito venne rimpiazzata da una più sofisticata pasta brisé all’olio d’oliva.

Ad esempio a Ischia nella pizza di scarola si aggiungono anche i gherigli di noce e il mosto cotto.

Inoltre la pasta non viene cotta in forno ma fritta in padella.

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)

  • 500 gr di farina 00
  • 12 gr di lievito di birra
  • 150 gr di strutto (veganizzabile sostituendolo con 100 ml di olio evo)
  • 200 ml di acqua (circa)
  • 1 cucchiaino di miele millefiori (facoltativo)
  • 15 gr di sale

PER IL RIPIENO

  • 1 kg e ½ di scarola liscia
  • 2 spicchi d’aglio
  • 150 gr di olive nere di Gaeta
  • 30 gr di pinoli
  • 2 cucchiai di capperi
  • 1 cucchiaio di uva sultanina

PREPARAZIONE

Disponete la farina a fontana sul vostro piano di lavoro e versate al centro tutti gli ingredienti, tranne l’acqua.

Quella aggiungetela un po’ alla volta dopo averla intiepidita.

Lavorate l’impasto per una decina di minuti quindi coprite la ciotola con un canovaccio pulito e lasciate lievitare per almeno un paio d’ore.

Nell’attesa prepariamo il ripieno.

Scaldate un paio di cucchiai di olio evo in padella, aggiungete gli spicchi d’aglio, lasciateli rosolare prima di unire la scarola (dopo averla lavata).

Aggiungete i pinoli, precedentemente tostati per qualche minuto in un padellino antiaderente, e le olive a pezzetti.

Mettete in ammollo l’uvetta per eliminare eventuali impurità prima di riunirla agli altri ingredienti in padella.

Regolate di sale e aspettate che la verdura appassisca.

Una volta cotta toglietela dal fuoco e lasciatela raffreddare.

Ungete una teglia rettangolare o una tortiera a cerniera del diametro di 25 – 30 cm con filo di olio.

Foderatela con due terzi della pasta lievitata (io l’ho stesa con le mani sul piano infarinato essendo morbida, però nulla v’impedisce di aiutarvi con un mattarello).

Ricoprite il guscio con la farcia quindi richiudete la pizza con il secondo disco d’impasto.

Lasciate lievitare la pasta per un’altra oretta.

A questo punto è pronta per essere bucherellata in superficie e infornata a 200° per circa 30 – 35 minuti.

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