Scones salati alla zucca con farina di castagne

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 Mi affacciai per guardare dentro al pozzo, non so perché ogni tanto mi prendeva questa strana mania di fare qualcosa di sciocco.

Cosa avrei mai potuto trovare lì sotto?

In che modo mi sarebbe stato utile?

Eppure bastarono pochi istanti per turbare la mia mente.

Sapete com’è, quando cerchi d’immaginare una situazione o un incontro, quando vengono a galle tutti i “se” e “ma”…

Qualsiasi cosa provi a focalizzare fa sì che entri in scena ciò che vorresti veder succedere.

Beh, dentro a quello stupido pozzo riuscii a vederlo.

Mi allontanai, quasi paralizzato da una strana sensazione.

Non so dire con esattezza cosa mi spinse ad avvicinarmi di nuovo, ma lo feci. Ne comparse un altro, poco alla volta molti altri.

Cose che avevo dimenticato, vite ormai troppo lontane da me.

Mi sentii stordito da quel bombardamento di pensieri… per di più i miei.

Decisi di allontanarmi il più in fretta possibile da quel luogo.

Stavo camminando lì intorno solo per schiarirmi le idee e trovare un po’ di solitudine. Non avrei mai immaginato nulla di così inspiegabile.

Appena tentai di appoggiare le Converse che avevo ai piedi sul manto erboso mi accorsi che la felpa si era impigliata contro un grosso chiodo.923110_434962179967122_549372362_n

Che diavolo ci faceva lì?

Mi sbilanciai in avanti nel tentativo di liberarmi e finii per precipitare nel pozzo.

Urlavo come un pazzo ma riuscivo a sentire solamente un eco lontano.

Quanto potrà essere profondo? Mi chiesi.

La mia vita sarebbe terminata in modo tanto stupido?

Sarei rimasto schiacciato dagli stessi desideri che avevo gettato via perché non ero stato capace di creare un finale diverso?

E poi c’era lei.

Pochi minuti prima di affondare nell’oscurità vidi il suo volto, il suo corpo, la sua voce, la sua risata. L’ultimo tassello di un mosaico, sfuggito via come una manciata di granelli di sabbia tra le dita.

Ancora e soltanto lei, una dolce ossessione che non offriva riparo al cuore.

Adesso però davanti a me vedo soltanto troppe parole e colori, troppe immagini.

Insomma il viaggio stava per volgere al termine.

*Splash*

To be continued…

(Map of the mind)

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)

  • 300 gr di farina 0
  • 200 gr di farina di castagne
  • 250 gr di zucca
  • 100 ml di latte
  • 10 gr di lievito di birra liofilizzato
  • 100 gr di burro
  • 150 gr di parmigiano grattugiato
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 10 gr di sale
  • salvia, rosmarino, timo, noce moscata e pepe q.b.

PER GUARNIRE

  • semi di zucca q.b. (facoltativi)

PER SPENNELLARE

  • 1 tuorlo

PREPARAZIONE

Private la zucca della buccia, dei filamenti interni e dei semi.

Tagliatela a pezzetti e cuocetela in un tegame per 15 – 20 minuti.

Una volta cotta eliminate l’acqua in eccesso quindi lasciatela intiepidire (se necessario rimettetela in pentola per pochi minuti, giusto il tempo di farla asciugare un po’).

Nel frattempo mescolate in una terrina tutti gli ingredienti secchi ovvero le farine, il parmigiano, lo zucchero, il lievito e le erbe tritate finemente.

Aggiungete il burro freddo tagliato a dadini e impastate finché non risulta completamente assorbito al composto.

Infine unite il latte, la purea di zucca e il sale; impastate brevemente, quel tanto che basta per ottenere panetto omogeneo.

Spolverate il vostro piano di lavoro e stendete la pasta con un mattarello lasciandolo alto circa 3 cm, ritagliate l’impasto con un coppapasta rotondo di 5 cm (va bene anche un bicchiere).

Continuate così fino ad esaurimento… non il vostro, degli ingredienti!  :mrgreen:

Sbattete leggermente il tuorlo e spennellate gli scones.

Disponeteli man mano su una teglia foderata con della carta forno e ultimate decorando con una manciata di semi di zucca.

Cuocete in forno già caldo a 200° per 20 – 25 minuti.

Suggerimenti:

Pulite i semi della zucca, metteteli a bollire in acqua salata bollente per una decina di minuti e asciugateli accuratamente con un canovaccio.

Salateli (senza esagerare), aggiungete un filo d’olio, poi li trasferite in forno a 160° per 10 – 15 minuti e non appena risultano dorati da entrambi i lati son pronti.

Il sapore? Sembra quello delle noccioline, mentre la consistenza è croccante!

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