Una sola parola per racchiudere due significati diversi: in Francia il flan è una crostata dolce o salata, lo stesso termine in italiano, invece, indica uno sformato o un timballo, sempre di tipo dolce o salato.
In genere lo sformato si prepara con delle verdure ridotte ad una purea e l’aggiunta di leganti quali uova intere e panna fresca. Non mancano certo le varianti a base di carne, salumi, formaggi e/o besciamella, legumi e via discorrendo.
La regola vuole che la cottura avvenga in forno con l’apposito stampo con il buco nel mezzo, detto cerchio da flan, in alluminio o ceramica.
In alcuni casi però si ricorre alla cottura a bagnomaria, soprattutto se presenti albumi montati a neve, così da mantenere l’impasto soffice e gonfio.
Il bello dello sformato è che può essere servito in due modi: capovolgendolo nel piatto o nella cocotte in cui è stato cotto.
Evitate di servirlo negli stampi di alluminio perché sono utili ma di sicuro non un bel vedere! 🙈
Gli esperti assicurano che…
Se cotto bene lo sformato vien giù in un sol boato.
Servite il vostro lauto pasto ancora tiepido o freddo con una salsa di accompagnamento o con un contorno a piacere.
PS: i miei son disordinati perché ho provato a spargere qua e là i colori del Natale.
I fagioli sono i tronchi degli abeti, i piselli rappresentano le foglie (oppure i costumi degli aiutanti di Babbo Natale) e infine i pomodorini dovrebbero raffigurare delle bacche (o ancora una volta i vestiti che indossa il caro Babbo).
Beh, ho molta molta fantasia. 😬
INGREDIENTI (PER 4 PORZIONI)
- 250 gr di fagioli borlotti
- 2 scalogni
- 1 spicchio d’aglio
- 1 cucchiaino di semi di lino
- 3 cucchiai di acqua
- 3 – 4 foglie di maggiorana
- sale e pepe bianco q.b.
PER ACCOMPAGNARE
- 12 pomodorini ciliegino
- 1 cucchiaio di salsa di soia
- ½ cucchiaino di curry
- semi di sesamo q.b.
- 180 gr di piselli
- ½ cipolla dorata
- olio evo, sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE
Mettete in ammollo i fagioli per 24 ore.
Il giorno seguente scolateli, sciacquateli abbondantemente e metteteli a cuocere in abbondante acqua dentro una casseruola o in una pentola a pressione.
Una volta cotti e intiepiditi eliminate l’acqua e tritateli in un mixer con le foglie di maggiorana spezzettate.
Tritate la cipolla e l’aglio per poi lasciarli imbiondire in due cucchiai di olio, aggiungete la purea di fagioli, il sale e il pepe bianco; fateli insaporire per qualche minuto.
Toglieteli dal fuoco e aspettate che si raffreddino.
Nel frattempo macinate i semi di lino con pestello e mortaio, aggiungete l’acqua e mescolate brevemente.
Riunite tutti gli ingredienti in una terrina e amalgamateli.
Oliate e spolverate di pangrattato dei pirottini di alluminio (o delle cocottine), riempiteli per ¾ della loro capienza e metteteli a cuocere in forno già caldo a 180° per 20 minuti.
Durante l’attesa possiamo dedicarci al contorno di accompagnamento: lavate e tagliate a metà i pomodorini.
Mettete a scaldare un paio di cucchiai di olio evo in padella, aggiungete i pomodorini e attendete qualche minuto prima di bagnarli con la salsa di soia.
Insaporiteli con il curry in polvere e non dimenticate il sale!
Attendete 5 minuti prima di toglierli dal fuoco.
Ultimiamo la nostra ricetta tritando finemente la cipolla e lasciandola appassire ancora una volta in poco olio quindi unite i piselli e lasciateli insaporire per un paio di minuti.
Aggiungete poca acqua e lasciateli andare per i canonici 20 minuti (dopo averli salati e pepati).
Per la composizione del piatto estraete delicatamente ogni sformatino, adagiatelo sul piatto e accompagnatelo con un po’ di pomodorini aromatizzati, una “spolverata” di semi di sesamo e qualche cucchiaiata di piselli.
Nota extra
Una volta cotti gli sformatini tendono a sgonfiarsi come se fossero dei soufflé!
Il mio consiglio è quello di aspettare 5 minuti aprendo poco poco lo sportello del forno, così loro hanno il tempo di “acclimatarsi” e a noi non verrà un infarto.