Tortini di patate veg

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Facciamo un pò i seri ogni tanto (seee, partono i cori di risate a crepapelle per la battuta)!!

No seriamente, non voglio dilungarmi troppo ma piuttosto condividere qui con voi una riflessione sul ” condividere ” ai tempi dei social network.

Ricordiamo ancora il significato di questa parola?

O è diventata tutta una questione di microchip e click.

Abbiamo boicottato la nostra umanità per una realtà di plastica?

Pensiamoci un pò su…

<< Condividere significa avere qualcosa in comune, vuol dire partecipazione. Ma nell’era della “condivisione” quanto siamo veramente coinvolti in ciò che accade agli altri?
La parola “condividi” ormai appare sui social network quotidianamente anche se si è perduto quasi del tutto il senso di questo termine. Spesso assistiamo al linciaggio gratuito della persona proprio mentre stiamo “condividendo” e sembra un paradosso. Il senso di questa bellissima parola si perde nel rancore, nell’odio di chi non si cura del male che può fare celandosi dietro uno schermo e scrivendo ciò che di brutto e cattivo si nasconde nel proprio animo. Assistiamo ogni giorno inermi a disinformazione pilotata e odio gratuito verso i propri simili, mentre a quanto pare quelli che hanno la meglio sono gli animali che popolano le nostre bacheche e se vengono maltrattati c’è grande partecipazione all’indignazione di massa. Certo non è giusto che loro, innocenti come bambini, soffrano a causa della infinita cattiveria umana, chi è vegetariano e critica il sistema malato della nostra società come me ha come obbiettivo anche la loro tutela. Ma nel frattempo abbiamo perso la nostra umanità perché le problematiche riguardanti i nostri simili e noi stessi ci lasciano indifferenti. Spesso non difendiamo i diritti degli altri, quasi come se “certe realtà” seppur volendo non si possano cambiare o come se non ci riguardassero. Ci hanno abituati, divisi e istigati a lottare contro chi sta come noi o peggio di noi. Modificano le notizie a loro piacimento obbligandoci a subire ciò che leggiamo o ascoltiamo annullando il nostro senso critico, spingendoci a non verificare se quello che stiamo “condividendo” è vero oppure no. Ci manipolano usando gli schieramenti politici e alimentano il nostro odio verso chi subisce le ingiustizie come noi. Ci istruiscono affinchè possiamo etichettare parole come “boicottaggio” o “ribellione” inutili, dannose e distruttive. Ci stanno togliendo la voglia di cambiare le cose che non vanno, ci stanno rendendo macchine perfette per essere gestite in massa, schiavi della televisione e di inutilità. Ci distraggono con “contenuti privi di contenuto” e ci rendono annoiati se “c’è troppo testo da leggere”. Stiamo diventando ignoranti facili da gestire, come nel medioevo. >>

 

Tortini di patate 02

 

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE):

  • 800 gr di patate
  • 50 gr di farina di mais
  • 100 gr di yogurt di soia (senza zucchero)
  • 30 ml di vino bianco
  • 4 cucchiai di lievito alimentare
  • pangrattato q.b.
  • prezzemolo, sale e pepe q.b.

INOLTRE:

  • 3 – 4 cucchiai di semi di sesamo
  • olio evo q.b.

PREPARAZIONE:

Lessate le patate in acqua salata bollente ed una volta pronte privatele della buccia ancora calda e riducetele ad una purea con uno schiacciapatate (o una forchetta).

Trasferitele in una terrina quindi aggiungete lo yogurt, il lievito alimentare, il vino, il prezzemolo precedentemente tritato, regolate di sale e pepe e amalgamate.

Prelevate un pò di composto, formate delle palline, schiacciatele con le mani e formate dei tortini.

Spennellate i tortini con lo yogurt e passateli man mano nel pangrattato e la farina mescolate insieme.

Scaldate dell’olio evo in una padella e friggete i tortini per qualche minuto per lato o comunque fino a doratura.

Infine tostate i semi di sesamo per pochi minuti in un padellino antiaderente e distribuiteli sui tortini.

Per un risultato più leggero spennellateli con un pò di olio evo, distribuitevi i semi di sesamo (in questo caso non è necessario tostarli) ed infornate a 200° per 20 – 25 minuti.

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