Una spaghettata sentimentale (con pesto di cavolo nero)

Quando scrivo di cucina seguo diverse linee guida, spesso totalmente discordanti tra loro, per una semplice ragione: provare ad immaginare diversi lettori con diverse tipologie di “esigenze”.

Mi spiego meglio.

Se sei uno studente universitario fuori sede potresti essere uno di quelli che si approccia ai fornelli solo per esigenza… ok, non è detto. Non scadiamo nei soliti luoghi comuni, ecc.

Ma poniamo caso che sia così, poniamo caso che tu abbia bisogno di istruzioni comprensibili per riuscire a nutrirti di cibo non inscatolato o, perché no, imparare a cucinare qualche piatto, invitare gli amici o il/la moroso/a a casa e sorprenderli con dei piatti preparati con le tue stesse mani.
Beh, per fare ciò servono istruzioni chiare e alla mano, altrimenti è come se volessi approcciarmi alla matematica parlando di fisica quantistica o, viceversa, iniziassi parlando di sifoni, temperaggio e cucina molecolare!

Insomma hai capito.

Comunque per riallacciarmi all’argomento principe e pieno di cuoricini nella prima metà di febbraio, riflettevo proprio sulla vasta gamma di cibarie proposte ai piccioncini.
Ed è solo grazie a questo lungo rimuginare che mi sono resa conto (io per prima, eh?) di quanti dolci vengano proposti a San Valentino e quanto poco spazio ci sia per i piatti salati.

Credo di essermi dilungata fin troppo, perciò anche quest’anno voglio lasciarvi con una “mini guida” per il piatto sentimentale quasi perfetto, perché di perfezionisti sul web ce n’è già fin troppi.


Che lui/lei sia carnivor*, vegetarian*, vegan*, celiac*, fitness maniac o quant’altro, cercheremo di non scontentare nessuno!


*Scusate, andava bene la battuta o dobbiamo rifarla?*



Dunque, cambiamo un attimo tono e fingiamoci un attimo seri per occuparci del nostro primo.

Come formato di pasta ho scelto i classici spaghetti poiché si prestavano bene sia per accompagnare il pesto sia per l’impiattamento.
Ciò non toglie che tu puoi benissimo puntare sulle caserecce, i fusilli, le penne rigate o, volendo, anche sulle farfalle. Insomma scegli qualcosa che metta d’accordo i gusti di entrambi.
In caso di celiachia, veganismo (se si vuole osare un po’ di più) o entrambi, puoi puntare su una pasta a base di farina di legumi, quindi naturalmente priva di glutine.

A me è capitato di vederla in qualche supermercato, ma se non dovesse essere di facile reperibilità punta sulle linee gluten free.

Il pesto è a base di cavolo nero, una verdura di stagione, frutta secca, pecorino grattugiato e pochi altri ingredienti, tutti facili da reperire.
Se non doveste trovare il cavolo puntate su una verza o un cavolo romano… sì, quello verde, con le cimette a punta…
Dai, su. Googolalo. Non posso fare tutto io!

Per chi è vegano o intollerante al lattosio si può usare del lievito alimentare (devi recarti in un negozio bio/specializzato nella vendita di questi prodotti) al posto del pecorino oppure omettere soltanto quell’ingrediente.

Stessa cosa vale per il pangrattato: se il vostro partner è celiaco utilizzerete il corrispettivo senza glutine.

Bene, siamo quasi giunti alla fine di questo piccolo viaggio, manca soltanto l’ultimo passaggio fondamentale.

In caso di intolleranza al glutine avrete bisogno di una pentola e una padella “incontaminati”, ossia nuovi di zecca.

Se volete concludere la serata in bellezza cerca di non dimenticartelo!

Una spaghettata sentimentale (con pesto di cavolo nero) 02
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni2
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti (per 2 persone)

  • 100 gfoglie di cavolo nero
  • 1 cucchiaiomandorle
  • 40 gpecorino romano (grattugiato)
  • 1 spicchiod’aglio (piccolo)
  • q.b.olio extravergine d’oliva
  • q.b.sale e pepe

Inoltre

  • 15 gpangrattato
  • q.b.paprika dolce
  • 1manciata di mandorle

Strumenti

  • 1 Pentola
  • 2 Padelle
  • 1 Frullatore / Mixer
  • 1 Mestolo

Preparazione

  1. Pulisci le foglie del cavolo privandole del gambo ed, eventualmente, di quelle ingiallite, poi sciacquale.

  2. Riempi una pentola con dell’acqua e trasferiscila sul fuoco.

    Non appena inizia a bollire aggiungi la verdura, lasciandola cuocere per almeno 20 minuti.

  3. Una volta cotto (e raffreddato) trasferisci il cavolo nel mixer insieme a tutti gli altri ingredienti. Tutti tranne l’olio.

  4. Inizia a frullarli per una manciata di secondi quindi aggiungi a filo dell’olio evo, quel tanto che basta per ottenere una salsa cremosa e omogenea.

    (Se lui/lei dovesse seguire un determinato regime alimentare puoi inserire due cucchiai di olio insieme ad una parte di acqua.)

  5. Assaggia il pesto prima di metterlo da parte per capire se serve ancora sale.

  6. Piazza un bel pentolone pieno d’acqua sul fuoco e non appena bolle, butta la pasta che hai scelto.

  7. Versa il pesto in padella e tenetelo da parte.

  8. Scola la pasta (tenendo da parte qualche cucchiaiata di acqua di cottura) qualche minuto prima del tempo indicato sulla confezione e trasferiscila in padella con il condimento.

  9. Bagna il tutto con l’acqua di cottura e saltalo in padella per un minuto.

  10. Scalda un goccino di olio evo in un padellino, poi tosta il pangrattato insieme alla paprika per un paio di minuti.

  11. Tosta anche le mandorle per pochi minuti e tritale al coltello.

  12. Prendi una consistente forchettata di pasta, arrotolala aiutandoti con un mestolo per poi adagiarla sul piatto.

  13. Guarnisci il piatto con una generosa spolverata di pangrattato insieme ad una manciata di mandorle tritate.

    E il piatto gustoso per due è servito.

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