Cardinali – Dolcezze sarde

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Quando ci facciamo un graffio, quando sbattiamo da qualche parte o quando ci fratturiamo delle ossa, non vediamo l’ora che quel dolore svanisca.

Ecco, io credo che con un cuore danneggiato funzioni allo stesso modo.                                                        

Non basta qualche parola gentile, serve qualcosa di più per guarire. E quel qualcosa è innanzitto dentro di noi. Non puoi mettergli i cerotti o un gesso.

Non puoi sperare che ci riesca qualcun’altro se non inizi da te.

C’è una citazione dello scrittore Massimo Bisotti che ora come ora mi viene in mente: “ I veri addii scattano nella mente, sono silenziosi.

Sono i più veri, i più pericolosi. Sono quelli che tieni per te. E puoi anche continuare a sentirla una persona. Non ti avrà più se l’hai salutata dentro.

La leggevo spesso ma non riuscivo a coglierne il senso o meglio, lo capivo, ma non riuscivo a focalizzarlo nella mente. Non era un concetto che mi apparteneva.

Però credo stia accadendo adesso.

Penso che se prima erano soltanto parole che tentavo d’inculcarmi in testa per necessità, ora siano parte di ciò che sento.

Non si dovrebbero mai fare promesse che costano care.

E nemmeno aggrapparsi a quello che non esiste più da molto tempo.

La mente ed anche il povero cuore maltrattato non ci sta, non si arrende all’idea che quello che conoscevi non esiste più, spazzato via. Sbam.

Non puoi farci nulla, non è possibile impedirlo.

D’altronde cambiamo anche noi. Muta il nostro modo di vedere il mondo, le cose in cui crediamo, quelle che riteniamo importanti.

Ogni cosa prende una sfumatura differente.

I pezzi, a volte, riescono a combaciare ancora ed altre volte no, non è colpa di nessuno.

E’ solo crescere, in un modo o nell’altro.

Con chi te la vuoi prendere?

Tutto quello che puoi fare è riprendere per l’ennesima volta i tuoi frammenti sparsi un pò dappertutto e rimetterli insieme.

Curare nuovamente i punti spezzati e quelli feriti, diventare una persona più forte.

Sperando che la prossima volta andrà meglio.

Un nuovo inizio.

Qualcosa per cui valga realmente la pena lottare, ridere e soffrire.

Quella che nei giorni buoni ed in quelli negativi porterai sempre con te.

L’ancora di salvezza.

Quella che spazzerà via i demoni e le nuvole grigie.

Ma non adesso. Mancano le forze e le risorse per potercela fare.

Un giorno, più in là.

Ora bisogna solo trovare un modo di tornare tutti interi per riuscire a respirare di nuovo.

Per ritrovare l’equilibrio e poter sorridere ancora.

Forse più semplicemente, soltanto noi stessi.

Oggi ho deciso di cercare me.

E nulla di più.

 

Cardinali 02

 

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE):

  • 300 gr di farina 00
  • 3 uova
  • 300 gr di zucchero (io l’ho ridotto a 180 gr)
  • 100 ml di latte
  • 100 ml di olio di semi di girasole
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • scorza grattugiata di 1 limone
  • 1 bicchierino di rhum

PER IL RIPIENO:

PER GUARNIRE:

  • alchermes q.b.
  • zucchero a velo q.b. (facoltativo)

PREPARAZIONE:

 

Preparate la crema pasticcera e lasciatela raffreddare coperta con della pellicola.

Per le tortine versate in una terrina le uova a temperatura ambiente insieme allo zucchero e montatele con una frusta fino ad ottenere un composto bello gonfio.

Unite a filo il latte alternandolo all’olio quindi proseguite con la farina ed il lievito setacciati.

Infine aggiungete gli aromi ovvero l’estratto di vaniglia, la scorza grattugiata del limone ed il rhum e amalgamate il tutto.

Imburrate ed infarinate dei pirottini e riempiteli per ¾ con l’impasto ottenuto.

Infornate a 180° per circa 15 – 20 minuti.

Una volta cotte, sfornatele e lasciatele raffreddare.

A questo punto, aiutandovi con un coltello preferibilmente dalla punta ben affilata, estraete la calotta delle tortine (cercate di essere più precisi possibili. Ahimè, l’operazione in questione a me non è riuscita splendidamente! 🙄 ) in modo da avere all’interno una cavità che riempirete di crema pasticcera con l’aiuto di una sac à poche.

Intingete i ” conetti ” che avete rimosso nell’alchermes (non esagerate o si dissolveranno 😆 ) man mano e adagiateli capovolti sulla crema pasticcera, insomma con la punta rivolta verso l’alto!

Spolverizzateli con dello zucchero a velo e riponeteli in frigo per almeno un paio d’ore prima di servirli.

Viene da sé che i Ccrdinali fanno parte di quella vasta schiera di dolci che più riposano, meglio è!  😉

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