Per chi non lo conoscesse, facciamo una breve presentazione.
Scultore e architetto britannica di origine indiane, classe ’54, noto soprattuto per le sue mastodontiche sculture e per l’utilizzo di materiali come il granito, il legno, il calcare, il marmo e pure il gesso.
Brutale e sinuoso allo stesso tempo, tra le sue installazioni ricordiamo con piacere Sky Mirror, un gigantesco specchio interamente in acciaio inossidabile che riporta letteralmente il cielo al suolo!
Sistemato su una larga piattaforma giusto pochi metri sopra il manto stradale al Rockefeller Center di New York (sembra che debba venire giù da un momento all’altro 😆 ), riflette il fantastico paesaggio naturale che ci offre il cielo.
Ora, sappiamo bene che i grandi personaggi del mondo artistico talvolta tendono ad essere un pò eccentrici.
Questa mera riflessione è scaturita dal fatto che Kapoor a marzo dello scorso anno, ha deciso di fare una cosa che ha scaturito parecchie polemiche.
Deciso a sperimentare il vantablack (considerato il ” nero più nero del mondo “), ne acquista i diritti esclusivi.
Il vantablack deriva dall’acronimo Vanta che sta per ” Vertically Aligned NanoTube Arrays ” (schiera di nanotubi allineati verticalmente) e black (semplicemente, nero).
Il colore è composto appunto da nanotubi di carbonio e cilindri microscopici formati dagli atomi di carbonio.
Le onde luminose, restando imprigionate tra questi cilindri iniziano a rimbalzare tra l’uno e l’altro finché non vengono quasi del tutto assorbite.
Così assorbendo il 99% circa della luce all’occhio umano risulta essere effettivamente la tonalità più nera esistente al mondo!
Sostanza prodotta dalla britannica Surrey NanoSystems, un tempo sviluppata e testata dalla Nasa per scopi militari, tra questi anche nascondere gli Stealth, aeroplani resi quasi impercettibili ai radar.
Detto questo, in quel periodo si scatena una vera e proprio rivolta, soprattutto a causa twitter dove si polemizza o ironizza utilizzando l’hashtag #SharetheBlack.
La società in questione, cercando di giustificare l’artista (e probabilmente anche pararsi un pò il popò), sostiene che per utilizzarlo era necessario uno specifico corso di formazione.
Giustificazione un pò misera, dato che ad usufruirne era solo lo studio di Kapoon!
Tra le tante critiche arriva puntuale quella di Stuart Semple, classe ’80, famoso pittore britannico.
Definito un artista Pop-Art, come se rappresentasse l’erede di Andy Warhol, che raccoglie frammenti di cultura contemporanea attraverso scatti, graffiti, collage ricreati su tela, ecc. ecc.
Per tutta risposta decide di lanciare pink il ” rosa più rosa del mondo “.
Tra le caratteristiche presenti, sul prodotto viene specificato che i produttori ” non sono sicuri che sia davvero il rosa più rosa del mondo, ma che di certo potrebbe esserlo ” ma sono certi che si tratti della tonalità più rosa che abbiano mai visto.
Le sorprese non finiscono qui: nel sito ufficiale infatti viene specificato che tutti possono tranquillamente comprare questo colore tranne Anish Kapoor ergo bisogna confermare di non essere lui oppure uno dei suoi collaboratori.
Non un vero e proprio divieto ma più una presa in giro, volutamente sarcastica e senza dubbio una scaltra operazione di marketing.
Kapoor forse non ha molto senso dell’umorismo o semplicemente non ha apprezzato nello specifico questa burla così il 23 dicembre su Instagram ha pubblicato una foto che ritraeva il suo dito medio intinto nel colore di Semple.
La guerra è guerra, così in risposta Semple pubblica un breve video nel quale mostra vittorioso indice e medio pitturati di nero.
Ciononostante il colore appaia estremamente nero non sappiamo se si tratti del vantablack della discordia!
E voi, che dite, è il ” nero più nero del mondo ” che ha dato vita ad una burlesca lotta a suon di colori più colorati del mondo? 😀