Le bananine – biscotti abruzzesi con crema di nocciole

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Oggi parliamo di banane (cos’è quel sorrisetto, eh?).

No, non vita, morte e miracoli. Facciamo la prossima volta.

Solo qualche piccola indiscrezione sul frutto più apprezzato da giovani, adulti e di tanto in tanto anche dai bambini.

Dunque, sapevate che…?

Frutta da guinness

Ogni anno vengono addentate circa 100 tonnellate di banane, ottenendo così la quarta posizione tra gli alimenti di base più importanti al mondo e preceduto da cereali, zucchero, caffè e cacao rappresenta il quinto prodotto di produzione agricola per importanza in borsa!

La riproduzione asessuata delle banane

Come ben sapete, gli alberi o le piante in linea generale, nascono da un seme.

In alcune varietà di frutta (come nel caso delle ciliegie) il seme è presente all’interno poiché si tratta di bacche. Vi siete mai chiesti come mai le banane non ne contengono?

I gameti maschili e femminili sono presenti anche nelle banane ma non hanno la capacità di fecondare. Nonostante questo fattore di grande rilevanza i frutti che in origine contenevano i semi sono stati sostituiti da quelli sterili.

Detta così può apparire come una frase insensata, eppure al contrario di un animale che viene sterilizzato, le piante hanno comunque la capacità di riprodursi.

” Già, perché le piante hanno la possibilità di riprodursi anche per riproduzione asessuata. Se io prendo il ramo di una pianta, una pianta qualsiasi, e lo metto per terra, quello forma delle nuove radici ed ha origine una nuova pianta, senza bisogno del seme. Questo è ciò che viene fatto con le banane, si prende un ramo e si pianta per terra. “, spiega il portale Tutto Green.

” Il limite di questa cosa è che il ramo, quindi la pianta “figlia”, è un clone, un gemello, ha lo stesso DNA della pianta madre. E di tutte le piante sorelle, perché geneticamente tutti i banani da produzione esistenti al mondo hanno lo stesso identico DNA. Questo significa in sostanza che sono tutti gemelli. Immaginate che tutte le persone che vi circondano siano vostri gemelli, vostri cloni. Questa è la situazione delle banane. “

Crescono capovolte

Potremmo definirle anche evergreen poiché crescono tutto l’anno e hanno un modo particolare di crescere rispetto agli altri frutti: a testa in giù!

Inoltre un casco di banane riesce a contenere, l’una accanto all’altra, fino a 200 frutti e pesare più di 25 chili. Immaginate il momento del raccolto…

In via d’estinsione (?)

Dan Koeppel, autore di Banana: Il destino della frutta che ha cambiato il mondo, ha dichiarato che ” La banana che arriva sulle nostre tavole è solo una delle migliaia di diverse specie di banana”, ha spiegato in diversi articoli. “La prima banana che abbiamo mangiato era della specie Gros Michel, ed è andata estinta per la negligenza e la stupidità dell’industria delle banane”.

Sul magazine The Scientist ha affermato inoltre, che un nuovo genere della malattia fungina (che rappresenta il motivo per cui non esiste più la Gros Michel) pare sta passata ad attaccare la banana Cavendish, una delle varietà più diffuse in commercio.

Per evitarlo  “La maggior parte degli scienziati concordano sul fatto che bisogna abbandonare la monocultura, che rende possibile l’emergere di malattie così devastanti.”

Le banane radioattive

Secondo la rivista Focus ” Le banane sono naturalmente radioattive, in modo leggero ma più della maggior parte degli altri frutti, a causa del loro contenuto di potassio e delle piccole quantità di un isotopo del potassio (potassio-40). I sostenitori del nucleare spesso si riferiscono alla dose di radiazioni di una banana per sostenere le loro argomentazioni. “

Alleate degli sportivi

Secondo un recente studio effettuato dall’Appalachian State University Human Performance Lab è stato scoperto che mangiare ½ banana ogni 15 minuti durante una corsa a cronometro in bicicletta ha la stessa efficacia di un ” beverone ” sportivo a base di maltodestrine.

PS: prometto di sostituire questa foto con altre più decenti e soprattutto che non facciano sembrare questi biscotti ” anemici “!  😆

 

 

INGREDIENTI (PER 6 PERSONE):

  • 500 gr di farina 00
  • 3 uova + 1 tuorlo
  • 150 gr di zucchero
  • 70 gr di burro
  • 50 ml di olio evo
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci
  • buccia grattugiata di 1 limone

PER FARCIRE:

  • crema spalmabile alla nocciola q.b.

PER LA BAGNA E PER RIFINIRE:

  • 3 bicchierini di liquore alla banana
  • acqua q.b.
  • 150 gr (circa) di zucchero

PREPARAZIONE:

In una terrina montate le uova ed il tuorlo con lo zucchero per un paio di minuti quindi unite il burro fuso ed intiepidito, l’olio e la scorza grattugiata del limone.

Amalgamate per bene poi aggiungete la farina setacciata con il lievito e lavorate il composto, giusto il tempo necessario per ottenere un panetto morbido ed omogeneo.

Lasciate riposare per circa 30 minuti a temperatura ambiente.

Trascorso questo tempo dividete l’impasto in piccole porzioni e formate del mezze lune dalla punta leggermente più sottile.

Preriscaldate il forno e cuocete i biscotti a 160° per circa 15 minuti (se necessario anche qualche minuto in più, tenendo conto che non devono colorirsi troppo).

Una volta cotti, sfornateli e lasciateli raffreddare.

Nel frattempo prepariamo la bagna: diluite il liquore alla banana con poca acqua e 2 – 3 cucchiai di zucchero (potete anche aggiungere o diminuire a seconda dei vostri gusti).

A questo inzuppate velocemente due mezze lune nella bagna, farcitele con la crema di nocciole ed assemblatele.

Ripassate nuovamente nella bagna alcolica ed infine tuffateli nello zucchero semolato.

Lasciate riposare per un’oretta le bananine dopodiché saranno pronte per sparire in… 3, 2, 1!

Extra

Potete scavare delicatamente (e non troppo) i biscotti per aggiungere un altro pò di farcia.

Se non trovate il liquore alla banana potete realizzarne uno casalingo partendo da uno sciroppo di acqua e zucchero + una banana frullata ed un liquore dolce a vostra scelta, se invece la volete realizzare analcolica vi basterà eliminare dalla lista degli ingredienti il liquore!  😉

Infine potete sostituire la crema di nocciole con della crema pasticcera.

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