Un mese da Oktoberfest

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Ottobre è arrivato e, come ogni anno, si è portato dietro la festa tedesca più amata dagli italiani: l’Oktoberfest.

Ora non dobbiamo far altro che spazzare via dalla nostra mente tutta la modernità associata a questa ricorrenza per far posto alle sue lontane radici.

Ai posti di comando, si parte per Monaco di Baviera!

Origini

Il 12 ottobre del lontano 1810 si celebrava il matrimonio del principe Ludovico di Baviera e della principessa Therese von Sachsen-Hildburghausen (un cognome semplicissimo da ricordare).



I festeggiamenti avvennero in un modesto parco, chiamato “Theresienwiese” ovvero “prato di Teresa” (abbreviato in Wiesn), nella zona periferica della città e durarono cinque giorni; per l’occasione furono invitati tutti i cittadini di Monaco.

L’ultimo giorno, il 17 ottobre, fu organizzata una maestosa corsa dei cavalli per volere dell’imprenditore italiano  Andrea Michele Dall’Armi alla quale presero parte circa 40.000 spettatori, ai quali non mancarono certo birra e vino in abbondanza.

L’idea piacque talmente tanto alla popolazione tedesca da convincerli a ripetere l’esperienza l’anno seguente (le corse, mica il matrimonio!), dando origine all’Oktoberfest.

La tradizione incontra l’agricoltura

Nel 1811, in risposta al bisogno di far crescere l’economia, fu affiancata alle corse dei cavalli la prima festa agricola, la stessa che continua a tenersi una volta ogni quattro anni nella zona sud del Wiesn.

Non si può dire lo stesso della gara equina poiché fu annullata nel 1813 a causa delle guerre napoleoniche.

Se facciamo un grosso salto nel tempo scopriamo anche che l’ultima edizione si tenne nel 1960.

Le date non finiscono qui…

Nel 1818 comparve la prima vera giostra e due altalene.

A partire dal 1819 in poi l’Oktoberfest si trasformò in una sorta d’istituzione per gli abitanti di Monaco divenendo così un evento annuale al quale era impossibile rinunciare.

Nel 1850 sorge la statua della Baviera, scultura interamente in bronzo commissionata da re Ludovico I di Baviera e costruita da Johann Baptist Stiglmaier e Ferdinand von Miller, raffigurazione femminile della madrepatria e simbolo per eccellenza di questa festività.

Durante tutti questi anni gli osti più furbi realizzarono delle piccole baracche per la vendita della birra, ma a partire dal 1896 furono montati i primi grandi “stand” dell’epoca.

L’oktoberfest del XX secolo

È arrivato il momento di tirare fuori anche qualche cifra da record!

Nel 1910 questa ricorrenza festeggiava il suo 100° anniversario e le vendite di birra ammontavano a circa 12.000 litri.

Nel 1913 invece venne creata la “Bräurosl” ovvero una tenda con 12.000 posti a sedere, 

considerata la più imponente.

Un secolo di grandi numeri ma anche di importanti battute d’arresto causate dai due grandi conflitti mondiali, dai periodi di crisi economica e dalle carestie.

Arriviamo al 1950, anno in cui venne introdotta “O’zapft is!” (è stappata!), l’ormai tradizionale cerimonia di apertura con la quale il sindaco di Monaco apre ufficialmente le danze.

Il primo a fare il rito propiziatorio della rottura del barile fu il sindaco Thomas Wimmer.

Nel 1960 l’Oktoberfest assume le sembianze del festival, per come lo conosciamo e amiamo oggi.

Dal 1970, parallelamente a questa festa, nacquero “i giorni Gay”. Si tratta di vari eventi organizzati dalla comunità gay del posto.

La festa di ottobre oggi

A partire dal 2005 la città decise di venire incontro alle necessità dei più piccoli e degli anziani, per tale ragione è stato deciso di tenere la musica ad un volume di 85 decibel e d’interromperla dopo le 18.00.

Altre limitazioni per il goliardico popolo tedesco: dal 2008 in poi è stata proibita la vendita di tabacco nei locali al chiuso. Cari fumatori, se la sigaretta volete inalare al freddo dovete stare!

Il 2010 fu l’anno del 200° anniversario della nascita dell’Oktoberfest, l’occasione perfetta per riproporre una corsa dei cavalli con tanto di costumi dei secoli passati.

Giungiamo finalmente all’attuale 2018.

La festa popolare della birra e delle tradizioni è giunta alla sua 185° edizione e gode di fama mondiale, tanto da aver influenzato molte altre parti del mondo.

Compresa la Sicilia, dove festeggiamo l’Ottobrata. Una versione decisamente più “modesta” dell’originale ma altrettanto conviviale. 😀

In conclusione…

Ovunque siate godetevi responsabilmente la birra, il cibo, le fiere e la buona compagnia!

Che ogni tanto ci meritiamo di mettere un attimo in stand by i problemi.

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