Burro d’arachidi homemade

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Quando si tratta di burro d’arachidi il mondo si divide in due categorie: fan e haters (per usare un gergo più o meno attuale).

Io non mi colloco in nessuna di queste due categorie, ne vado ghiotta ma vivo bene anche senza.

Comunque sia in passato avevo già accennato qualcosina sulla crema spalmabile più amata dagli americani ma la sua storia è ancora tutta da scoprire.

 Cari lettori, pronti ad immergervi in queste sinuose calorie?

Cenni storici

La teoria più diffusa è quella che vede come protagonista un farmacista americano di nome George A. Bayle jr., costui verso la fine del XIX secolo ideò il burro d’arachidi in risposta alla povertà di quel tempo.

Questa crema spalmabile non era soltanto più economica ma rappresentava anche un valido sostituto della carne (nettamente più cara).

Tuttavia ad ottenere il brevetto sarà il chimico Marcellus Gilmore Edson nel distante 1884.

Per approfondimenti basta fare un salto in direzione dei golosi biscotti senza glutine.

Proprietà nutrizionali

Il burro d’arachidi è ricco di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi (proteine, fibre, vitamine, Omega-6 e così via), possiede un’azione antiossidante e antibatterica per l’organismo, contrasta l’invecchiamento della pelle ed è un ottimo alleato per il cuore.

Questo ovviamente non significa che in dosi sopraelevate faccia bene alla salute e sopratutto un prodotto da scaffale non offre le stesse garanzie dell’autoproduzione (fatta sempre con un pizzico di buon senso).

Curiosità

A quanto pare la versione mediorientale di questa crema spalmabile è la tahina, noto prodotto a base di semi di sesamo bianchi.

Vi siete mai chiesti come crescono le noccioline americane?

Sottoterra, che domande!

Si tratta di una pianta che cresce nel Sud America, i fiori hanno una struttura somigliante a delle “farfalle” di colore giallo con striature rossastre e dopo il periodo d’impollinazione i frutti si fanno spazio – sottoterra – tra le radici per maturare.

I più piccoli vengono impiegati per la produzione del burro d’arachidi mentre quelli più corposi finiscono per essere tostati e salati.

Infine vorrei sfatare un mito: nonostante sia definito “burro” la ricetta originale non prevede assolutamente l’aggiunta di grassi idrogenati (se non poco olio), inoltre si utilizza una minima parte di sale e zucchero.

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)

  • 100 gr di arachidi sgusciate
  • 1 cucchiaio di olio evo dal sapore delicato (in alternativa olio di semi di girasole oppure di semi di lino)
  • ½ cucchiaino di zucchero di canna
  • 1 pizzico di sale
  • miele q.b. (facoltativo)

PREPARAZIONE

Prendetevi una mezz’oretta per sgusciare le arachidi, così oltre a quelle da utilizzare in questa ricetta avrete uno snack da sgranocchiare!

Disponetele su una teglia rivestita di carta forno e tostatele a 220° per 5 minuti, poi privatele della “pellicola” esterna e lasciatele raffreddare.

A questo punto trasferite le arachidi nel boccale del frullatore, salatele, aggiungete lo zucchero e delle gocce di miele (servono a rendere la crema più aromatica).

Azionate l’aggeggio infernale per una manciata di secondi quindi stoppatelo e unite anche l’olio.

Frullate il tutto, sempre per pochi secondi, fino ad ottenere un composto liscio e cremoso.

Riponete il burro d’arachidi in un barattolo sterilizzato e conservatelo in frigo.

La crema si mantiene fino a dieci giorni.

Se doveste notare una separazione dell’olio dagli altri ingredienti basta una semplice mescolata e torna come nuovo. 😉

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