Blinis al pomodoro senza glutine con pesto alla genovese

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Blin, Blini o Bliny insomma chiamateli come vi pare!

Abbiamo di fronte degli esemplari di piccole focaccine lievitate provenienti dalla Russia che ricordano molto le crêpes.

In russo, al singolare, si dice blin (la pronuncia è bline), al plurale diventa blini.

Quella “s” in più è stata aggiunta dai francesi ma di norma non viene considerata nella pronuncia.

Tradizionalmente queste focaccine vengono servite con panna acida e salmone affumicato, caviale nero o rosso (ovvero uova di salmone).

Esistono molte varianti tra cui quelle preparate con carne macinata o funghi, formaggi, bacche selvatiche e via discorrendo.

Secondo la tradizione venivano preparate soltanto in occasione della Masleniza, festività pagana nella quale si accoglieva l’arrivo della primavera.

I blini erano la rappresentazione simbolica del sole caldo e dorato.

Girando in lungo e in largo per l’Europa dell’Est rappresentano ancora una pietanza tipica della Pasqua ortodossa ma l’usanza vuole che vengano preparati anche durante il periodo natalizio (Natale viene celebrato il 7 gennaio).

Quando si tratta di blini capita spesso di leggere che “friggerli è considerata un’arte”.

Le regole principali sono queste.

  • Padella ben calda, gli esperti consigliano quella in ghisa (ma va bene anche quella antiaderente).
  • Burro per friggere (un tempo si utilizzava il lardo ma i profani, come me, utilizzano l’olio d’oliva).
  • Il blin ideale dev’essere sottile, talmente sottile da passare attraverso le fessure delle porte!
  • Il primo pezzo va scartato per trovare il giusto “ritmo”.

Di recente si è diffusa una variante dolce (senza lievito) chiamata blinchiki, ovvero piccoli blini, e viene farcita con una confettura fatta in casa, latte condensato o miele.

Ufficialmente albumi e tuorli vanno divisi e montati separatamente, il lievito può essere fresco o secco (approvato anche il bicarbonato) e bisogna lasciarli lievitare per 1 – 2 ore.

La mia è una delle tante versioni più semplici.  😀

INGREDIENTI (PER CIRCA 15 PORZIONI)

  • 160 gr di farina di grano saraceno bio
  • 2 uova
  • 160 ml di latte
  • 120 gr di yogurt bianco di soia
  • 70 ml di passata di pomodoro
  • 1 cucchiaino di zucchero di canna
  • 2 cucchiaini di lievito liofilizzato
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 cucchiaino di basilico secco
  • sale e pepe q.b.

PER FARCIRE

PREPARAZIONE

Mescolate in una terrina tutti gli ingredienti secchi ovvero farina, lievito, sale e pepe, zucchero di canna e basilico.

In un’altra sbattete le uova con l’olio prima di aggiungere il latte, lo yogurt e la passata di pomodoro.

Riunite in un sol colpo tutti gli ingredienti e amalgamateli con una frusta.

Oliate un padellino antiaderente e lasciatelo arroventare.

Versate un mestolo di pastella alla volta e fate cuocere i blinis da entrambi i lati fino a doratura.

Servite ben caldi accompagnati dal pesto.

L’idea in più

Potete aggiungere anche una manciata di mandorle a lamelle o degli anacardi tostati.

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