Canto di me stesso (51-52) tratto da Foglie d’Erba di Walt Whitman

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walt-whitman-825x487Canto di me stesso di Walt Whitman

Mi contraddico?
Molto bene, allora, mi contraddico,
sono largo, contengo moltitudini.

Mi concentro su chi mi è vicino, aspetto sulla soglia della porta.

Chi ha compiuto la sua giornata di lavoro? Chi ancora prima avrà
finito la cena?
Chi vuole camminare con me?

Parlerai prima che me ne vada? O quando sarà troppo tardi?

Il falco picchiettato mi vola accanto e mi accusa – si lamenta delle
mie chiacchiere e del mio perdere tempo.

Neanch’io sono domato, neanche un po’ – anch’io sono intraducibile,
emetto il mio barbarico urlo sopra i tetti del mondo.

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