Ciambella vegana con pere al vino rosso e vodka

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Chissà quante volte ci sarà capitato di andare in un’altra stanza con l’intento di prendere o fare qualcosa e subito dopo scordarlo.

Si, uno di quei momenti in cui ti sale un pochino la carogna!  :mrgreen: 

Non vi allarmate, esiste una spiegazione scientifica chiamata “doorway effect” (effetto porta d’ingresso).

Il neuroscienziato Tom Stafford ha spiegato che esiste un nesso tra l’azione di aprire la porta e la smemoratezza del momento.

In un articolo pubblicato su BBC Future ci ragguaglia sulla situazione con alcuni esempi pratici: 

«Immaginate di salire le scale per prendere le chiavi, entrare nella camera da letto e dimenticare che erano proprio quelle l’oggetto che stavate cercando. Psicologicamente, ciò che è successo è che il piano (“Le chiavi!”) è stato dimenticato proprio nel bel mezzo dell’attuazione della strategia (“Vai in camera da letto!”). Probabilmente il piano stesso fa parte di un piano più grande (“Preparati per andar via da casa!”) che è parte di altri piani su più larga scala (“Vai a lavoro! “, etc). Ogni livello richiede attenzione. Da qualche parte, nel muoversi attraverso questa complessa gerarchia, il bisogno delle chiavi è passato di mente perché sono sopraggiunte delle distrazioni al piano principale (andare in camera da letto, chiedersi chi ha lasciato di nuovo i vestiti sulle scale, perché stai facendo quella cosa invece di andare a lavoro e milioni di altre ipotesi).»

I nostri ricordi sono legati ad una serie di associazione d’idee, tra cui l’ambiente circostante, in un certo senso il nostro cervello riceve diversi input e quindi deve concentrarsi su pensieri e azioni differenti.

«Durante la giornata la nostra attenzione passa attraverso vari livelli, si sposta dai nostri obiettivi e ambizioni, ai piani e alle strategie per il futuro fino al livello più inferiore, alle nostre azioni concrete – scrive – Quando le cose vanno bene, spesso in situazioni familiari, manteniamo l’attenzione su ciò che vogliamo e su come ottenerlo. Ad esempio, se sei bravo alla guida userai il cambio automaticamente e la tua attenzione sarà catturata dal parlare con i passeggeri o dal traffico.

Quando le cose, invece, escono fuori dalla routine – continua – dobbiamo spostare l’attenzione ai dettagli delle nostre azioni. Il modo in cui la nostra attenzione si muove su e giù attraverso questa gerarchia è ciò che ci permette di fare più cose contemporaneamente.»

«E’ una finestra che ci fa capire come riusciamo a coordinare azioni complesse :e a far coincidere i nostri piani e le nostre azioni.»

Da ora in poi quando qualcuno vi accusa di essere sbadati potete tranquillamente rispondergli per le rime!  😆

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)

  • 350 gr di farina 00
  • 120 gr di zucchero di canna
  • 250 ml di latte di soia
  • 80 ml di olio di semi di girasole
  • 1 bustina di cremor tartaro

PER LE PERE AL VINO E VODKA

  • 2 pere coscia
  • 80 gr di zucchero semolato
  • 100 ml di vino rosso
  • 100 ml di vodka bio
  • 50 ml di acqua
  • 1 stecca di cannella
  • 1 bacca di cardamomo
  • 1 anice stellato
  • 2 chiodi di garofano

INOLTRE

  • 1 cucchiaio di zucchero di canna
  • cannella in polvere (o cacao amaro) q.b.

PREPARAZIONE

Versate in un tegame il vino rosso, la vodka e lo zucchero.

Mettete il tutto sul fuoco a fiamma bassa e aspettate che sfiori il bollore prima di aggiungere le spezie.

Mondate le pere e dopo qualche minuto unitele agli altri ingredienti.

Lasciate cuocere per circa 10 – 15 minuti, rigirando di tanto in tanto le pere.

Una volta cotte togliete la frutta, mettetele da parte a raffreddare e filtrate i liquidi con un colino (ci torneranno utili fra poco).

Per il ciambellone setacciate e mescolate gli ingredienti secchi (farina, cremor tartaro e zucchero di canna); prendete un altro contenitore e occupatevi anche di quelli liquidi (latte, olio e succo filtrato).

Incorporate i due composti e amalgamate.

Oliate e infarinate uno stampo per ciambelle e versatevi l’impasto.

Riprendete le pere, tagliatele a spicchi e distribuitele sulla superficie del ciambellone (io ne ho voluta mettere una nell’impasto tagliata a dadini).

Infine cospargetele con lo zucchero di canna e la cannella in polvere.

Infornate a 180° per circa 35 – 40 minuti.

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