Clafoutis salato primaverile

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Clafoutis, un nome che richiama immediatamente la sua provenienza francese (più precisamente del Limosino) e si è diffuso a partire dal XIX secolo.

Se proprio vogliamo essere pignoli bisogna specificare che la ricetta originale è composta da una pasta piuttosto morbida che ricorda quasi la pastella per fare le crêpes farcita con un’abbondante quantità di ciliegie, preferibilmente nere.

L’etimologia di questo dolce deriva dall’occitano clafotis (eh si, la u quella volta l’hanno persa in una partita a poker! 😆 ), dal verbo clafir ovvero riempire, sott’intendendendo l’atto di riempire di ciliegie.

Secondo Alain Rey, un linguista francese, prende forma dall’incrocio del verbo latino clavo figere che tradotto significa conficcare un chiodo. In riferimento alla frutta ” fissata ” nella pasta.

Ovviamente come tutti i dolci che si rispettino esistono delle rivisitazioni salate da cui ho preso spunto per realizzare questa pietanza molto semplice ma ricca di gusto!  😉

Se fate parte dell’accanita schiera di puristi culinari non posso omettere, senza rischiare l’esecuzione immediata, di dire che per un risultato eccelso bisogna lasciare il nocciolo alle ciliegie poiché ha una migliore resa dal punto di vista del gusto e consente di trattenere il succo che inumidirebbe l’impasto.

Ma se proprio non riuscite ad averne abbastanza allora bisogna aggiungere pure il fatto che se il clafoutis non contiene le ciliegie, il termine più corretto è flognarde.

D’altro canto passata la stagione di questo meraviglioso frutto, si usava utilizzare mele, pere, albicocche, pesche e via discorrendo.

I più intrepidi riciclatori si lanciano in uno scambio solidale di mollica rafferma inzuppata nel latte o nel succo di frutta al posto della farina.

Qualche foodblogger peccaminoso si lancia in un mix di ciliegie e Kirsh senza possibilità di replica.

Beh, per oggi è tutto, buon fine settimana e buona cucinata a tutti! :mrgreen:

 

Clafoutis salato primaverile 02

 

Clafoutis salato primaverile 03

 

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE):

  • 4 carciofi
  • 1 carota
  • 2 patate medie
  • 80 gr di farina 00
  • 2 uova
  • 250 ml di latte
  • ½ cipolla bianca
  • 20 gr di parmigiano grattugiato
  • paprika dolce, salvia, erba cipollina q.b.
  • sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:

Eliminate le foglie esterne e più dure dei carciofi, privateli della peluria interna ed affettateli a julienne.

Tagliate a rondelle il gambo e mettete il tutto in ammollo in acqua e succo di limone per non farli annerire.

Lessate le patate in una casseruola piena d’acqua salata bollente.

Tritate finemente la cipolla e lasciatela appassire in padella con qualche cucchiaio di olio quindi unitevi i carciofi, la carota mondata e tagliata a rondelle e le patate a cubetti private della buccia.

Regolate di sale e pepe ed aggiungete le spezie.

Lasciate cuocere il tutto per circa 5 minuti a fiamma media.

Nel frattempo sbattete le uova con qualche pizzico di sale fino ad avere un composto gonfio e spumoso.

Versate il latte a filo ed infine la farina setacciata.

Mescolate per bene quindi incorporatevi le verdure.

Versate l’impasto ottenuto in una pirofila rotonda, spolverate con abbondante parmigiano e decorate con alcune foglie dei carciofi.

Infornate a 180° per circa 30 – 35 minuti fino a doratura.

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