Crostata con frolla veg di Montersino e crema alla banana

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Iniziò a piovere. Piccole gocce così fragorose, arrabbiate. Picchiavano forte rompendo il silenzio spettrale di quel luogo abbandonato.

<< Jake, stai bene? >>, finalmente sentivo ancora la sua voce.

<< No, vorrei finalmente sapere in che razza di posto siamo andati a finire e da quanto tempo sei qui. Sei caduta anche tu nel pozzo? Quelle… cose. Le hai viste anche tu? Forse è solo un brutto sogno. Bleenis, è il momento di darmi una spiegazione perché penso di star diventando matto e non credo che potremo uscire da qui tanto presto. >>

Mi fissò senza proferire un fiato solo per un istante ma sembrò un’eternità, non capivo il motivo ma cercava le parole giuste.

Non era da lei, abituato alle sue buffe smorfie quando parlava delle sue giornate o quando si lasciava andare a qualcosa di triste. Qualunque cosa le passasse per la testa, non la tratteneva mai. Diceva sempre che se la teniamo troppo dentro poi rischia di sfuggire o peggio, avere una muffa nell’anima.

Solo così adorabilmente diversa da tutto il resto.

<< Beh… >>, interruppe il filo dei miei pensieri che venivano fuori senza sosta.

<< Quello che è accaduto è la conseguenza di un istante, un brevissimo corto circuito nella tua mente, quasi impercettibile. Il pozzo non era altro che un tramite tra il mondo reale e… tutto questo. La casualità di un’azione è stato un effetto butterfly, una reazione a catena. >>, lo disse tutto di un fiato ma con estrema calma.

<< Jake, io però sono reale. Sono tornata dal futuro, da quello che sarà o più semplicemente da chi sarò un giorno. >>

Scoppiai a ridere. Una risata così fragorosa che rieccheggiò ovunque. Probabilmente in quel momento sembravo aver perso il lume della ragione.

<< Ah, in sostanza tutto questo casino è colpa mia. Immagino che presto vedremo passare anche un unicorno e qualche folletto, no? >>, nella mia voce c’era un velato sarcasmo, quasi cattivo.

<< Dai, adesso puoi anche smettere di recitare! Ho capito. Ti sei messa d’accordo con gli altri architettando un bello scherzetto. Devo essermi addormentato e avendo il sonno pesante avete avuto tutto il tempo di portarmi fuori città in un qualunque luogo sperduto! Ok, è stato divertente ma ora andiamocene. >>

Bleenis era sconcertata dalla mia reazione un pò troppo severa ma prima di poter replicare sentimmo delle voci. Mi tirò veloce come un fulmine dietro alcuni scatoloni impolverati. << Ehi! >>, replicai.

<< Shh, stai zitto >>.

Quello che vidi poco dopo davanti ai miei occhi non poteva essere il frutto di una finzione.

Sentii la tensione travolgermi come un uragano…

(Map of the mind – Parte III)

 

Crostata con frolla veg di Montersino e crema alla banana 02

 

INGREDIENTI (PER 8 PERSONE):

  • 250 gr di farina 00
  • 250 gr di farina di farro integrale
  • 130 ml di acqua
  • 12 gr di lievito per dolci
  • 70 ml di olio di semi
  • 70 ml di olio evo
  • 1 pizzico di semi di vaniglia*

PER LA CREMA ALLA BANANA:

  • 2 banane
  • 500 ml di latte di mandorla (o di riso)
  • 50 gr di zucchero di canna
  • 2 cucchiai di fecola di patate
  • 1 cucchiaino di essenza di limone
  • succo di ½ limone
  • 1 pizzico di curcuma (facoltativo)

* Io l’ho sostituita con 1 cucchiaino di basilico secco

PER GUARNIRE:

  • semi di zucca tostati
  • fiocchi di avena
  • mandorle
  • acini d’uva bianca
  • cannella in polvere q.b.

PREPARAZIONE:

In una terrina sciogliete lo zucchero nell’acqua e mescolate bene con una forchetta.

Versate l’olio sempre amalgamando (lo zucchero dovrebbe essersi sciolto completamente), la vaniglia e un pò alla volta le farine con il lievito setacciati.

Lavorate brevemente il composto, formate un panetto e avvolgetelo nella pellicola.

Lasciate riposare in frigo per almeno 1 ora.

Nel frattempo preparate la crema frullando le banane tagliate a pezzetti con il succo di limone (così non annerisce) in un frullatore con 100 ml di latte, presi dalla quantità totale.

In un pentolino scaldate il latte rimasto senza arrivare ad ebollizione.

Mescolate la purea di banana con lo zucchero e la fecola di patate fino ad avere un composto omogeneo.

Versate il tutto nel latte, amalgamate con una frusta per evitare la formazione di grumi e ponete nuovamente sul fuoco a fiamma dolce.

Unite l’essenza di limone e la curcuma (giusto per dare un pò di colore) e continuate a girare finché la crema non si sarà addensata.

A questo punto spegnete e lasciate intiepidire coperta con della pellicola o un coperchio per non far formare la crosticina in superficie.

Riprendete la frolla e stendetela in una sfoglia spessa circa ½ cm.

Oliate uno stampo da crostata, ricoprite il fondo con un cerchio di carta forno (ritagliata) ed i bordi con della farina quindi con l’aiuto del mattarello arrotolate la frolla e adagiatela sulla tortiera.

Ritagliate la pasta in eccesso passando il mattarello sui bordi e bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta.

Farcite con la crema di banana e livellate delicatamente con un cucchiaio.

Decorate a piacere con la pasta avanzata (io, come potete vedere, con dei rettangolini ho fatto una sorta di roselline, accanto ad ogni fiore le mandorle per fare le foglie, delle treccie formando tre cordoncini, qualche acino d’uva, fiocchi d’avena a pioggia, una manciata di semi di girasole e per completare una bella spolverata di cannella in polvere).

Infornate a 170° per circa 30 minuti.

Una volta cotta sfornate e lasciate raffreddare completamente la crostata prima di estrarla dallo stampo.

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