I colori della musica

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Per restare in tema di menti dotate di grande immaginazione, è quasi impossibile non menzionare il fotografo tedesco Martin Klimas.

I suoi lavori hanno spesso a che fare sia con l’estetismo che con la scienza, accostamento insolito ma alquanto funzionale: c’è una serie di scatti in particolare che si intitola A cosa assomiglia la musica?” (in origine Sonic Sculpturese fa riferimento agli schizzi di colore abilmente catturati da Klimas grazie alle vibrazioni prodotte da una cassa per ascoltare musica.

La scelta della canzone ricade sull’artista di turno, stessa cosa vale per i colori. Bisogna ponderare attentamente su quelli che rappresentano al meglio il brano.

Dopodiché non resta che attivare la casa per far “muovere” la vernice colorata verso l’alto e permettere al fotografo di immortalarla.

Klimas afferma di essersi ispirato a Hans Jenny, scienziato e naturalista svizzero vissuto nel Novecento, considerato il papà della cimatica.

Con questo termine si definisce la scienza delle onde e nello specifico della forma e della morfologia; esse possono essere vibratorie, sonore oppure elettromagnetiche

Il lungo e complesso lavoro di Jenny consisteva nel prendere nota e fotografare gli effetti delle vibrazioni sonore su materiali liquidi, fluidi, in polvere, o ancora sugli impasti.

La svolta avvenne mediante un oscillatore al quarzo (da lui ribattezzato tonoscopio), dotato di piatto o di una membrana vibrante, grazie al quale lo scienziato poté documentare sia le forme sia gli schemi di movimento di una determinata vibrazione.

Onde acustiche

Nel momento in cui si aumentava la frequenza delle onde sonore o l’ampiezza, il risultato cambiava costantemente. Molto dipendeva anche dagli elementi che si utilizzavano.

«Questo non è un caos disordinato; ma è un modulo (pattern) ordinato e dinamico», parola di Hans Jenny.

Comunque sia, tornando alle fotografie di Klimas, bisogna saper apprezzare pure la pazienza e gli ottimi riflessi che si ritrova! :lol

L’artista non è nuovo a questo genere di esperimenti.

Infatti le “cose che si frantumano” sono la sua specialità: vasi con fiori, statuette di porcellana e così via.

L’arte della distruzione.

Sentite come suona bene.

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