“Masculini” o alici fritte

Facebooktwitterpinteresttumblr

Soltanto una volta provai la sgradevole sensazione di accontentarmi di un amore che in fondo non era nemmeno definibile tale.

La peggior decisione che si possa mai prendere.

Ho sempre avuto quell’ostinata cocciutaggine nel voler prendere sempre la strada più difficile che conduce verso qualcosa di meglio.

Così come il cercare di essere la nota distorta in mezzo alle composizioni “giuste”.

Forse siamo convinti di essere diversi ma non lo siamo.

Chi può dirlo.

C’è chi scorge quel luccichio in mezzo alla folla.

E chi no.

Personalmente ho sempre amato perdermi nelle menti dotate di fascino, dolcezza e un pizzico di irrequietezza.

Ho scelto di spogliarmi delle fissazioni.

Avete presente, no?

Quella sciocca convinzione del dover essere costantemente brillanti oratori per attirare la folla.

Come se un giudizio che si discosta da chi siamo possa essere la fine del mondo.

Perché dargli così tanta importanza?

Beh, sulla base di questa e molte altre riflessioni ho deciso di non accontentarmi nella vita e non è mai semplice.

Tento e ritento pur andando a sbattere su molti “è tutto qui”.

No, non lo è. Voglio di più.

Voglio continuare a ridere in compagnia.

Che la felicità non è impossibile da tenere stretta.

E fare un po’ la sciocca senza temere di essere considerata frivola.

Ballare tra la gente.

Essere forza e fragilità.

Essere triste quando serve.

E avere addosso un paio d’occhi che ti guardano come se non assomigliassi ad altro che a te.

Ricevere una carezza che non somigli così tanto a uno schiaffo.

E voglio i difetti. Tanti, splendidi, spigolosi difetti.

Sogno l’imperfezione da amare.

Non cose belle, solo vere. Anche belle.

Vorrei quelle poche certezze che nessuno potrà mai sporcare.

Sentirci talmente a nostro agio da tirare fuori ogni tassello del nostro essere. Tanto che qualcuno non sapevi nemmeno esistesse.

Ma erano sempre stati lì. Aspettavano solo di esser scoperti.

Allora che aspetti? Sboccia!

Sboccia pure tra il cemento e non curarti di chi non ti vede, ti da per scontato o peggio, non ti considera mai abbastanza.

Se osservi bene ti accorgerai che non hai bisogno di indossare nient’altro se non la tua pelle.

Lo so, i giorni in cui sembra impossibile fanno a botte con quelli in cui ti senti un leone.

Bisogna ripulire il cuore da ciò che non serve, da quella fittizia necessità di rifugiarsi in cose che non hanno sapore e formano una voragine.

Scegli i sogni e libera il bambino interiore che c’è in te così potrà prendere per mano l’adulto.

Non è importante avere ogni cosa, solo qualcosina qua e là.

Non accontentarti di un amore mediocre.

Scegli di non credere ai “per sempre”, piuttosto dai una possibilità a “non per sempre ma per tutta la vita può essere abbastanza”.

Però prenditi tutto e lasciami essere tutta intera. Ci faremo male ma non distruggiamoci.

Ho passato troppo tempo a scegliere la maschera giusta o meglio la personalità adatta all’occasione.

Lo so che ne ho combinate tante, ma ho affrontato i miei errori e adesso sono molto stanca.

Così lascio che il cuore sia vagabondo pur sognando di tornare a casa. Me l’ha detto lui. Non c’è stato verso di fargli cambiare idea.

Che sia accanto a me oppure a centinaia di di migliaia di chilometri.

Forse oggi, domani o mai. Forse le vie di mezzo nemmeno mi piacciono. Anzi è sicuro.

Tutto o niente, suona così bene.

“Impossibile” è solo uno stupido alibi.

Lascia che il resto sia soltanto rumore.

Tutti i giorni sento un sovraffollamento di cose che poi spuntano fuori in maniera casuale.

Spesso parlo poco ma con sincerità. C’è un cumulo di roba da dire. Mica l’ho dimenticata. Ogni tanto ne scappa qualcuna e altre volte nulla.

Questione di lunaticità. Questione di sorrisi complici.

E non so ancora se riesco a trovare una risposta per quelli.

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE)

  • 500 gr di alici fresche
  • farina 00 q.b.
  • olio di semi di girasole q.b.
  • sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE

Pulite il pesce eliminando la testa, le interiora e la spina (cercando però di non spaccarlo).

Sciacquatelo accuratamente e riponetelo in uno scolapasta per eliminare l’acqua.

Infine passatelo nella farina da entrambi i lati.

In una padella capiente scaldate abbondante olio di semi quindi friggete un po’ alla volta le alici fino a doratura.

Non dimenticate di aggiungere qualche pizzico di sale e pepe.

Servitele ben calde, preferibilmente accompagnate da una spruzzata di succo di limone e prezzemolo fresco.

Ah, i grandi classici col pesce!  😉

Facebooktwitterpinteresttumblr