Risotto ai petali di rosa e bacche di goji

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Cari ragazzi, se la vostra dolce metà ama cucinare fate attenzione se le regalate delle rose… potrebbe trovarle interessanti per qualche sfiziosa ricetta!  😆

Da questa sottile battuta (mica dal titolo di quest’articolo, eh) avrete capito che oggi diamo il benvenuto ad una nuova rubrica, rullo di tamburi: i fiori in cucina.

Quale miglior modo per iniziare, dunque, se non parlando delle rose, simbolo della passione.

La scelta non è stata casuale, a mio parere è un fiore tanto noto quanto sottovalutato, non per la sua naturale bellezza quanto per la sua conoscenza (superficiale o a 360°).

In sostanza, cosa sappiamo realmente sulle rose?

Non ci resta che scoprirlo ancora una volta insieme.  😉

rosa

Etimologia

Il termine deriva dal sanscrito che a sua volta ha origine sia dalla parola greca rodon che dal latino rosa (parola che ha tormentato i sogni di chi, come me, era un povero studente del liceo classico! No, non preoccupatevi, la prima declinazione latina era probabilmente la più semplice che potessimo mai sperare di studiare.), ma non è di origine indoeuropea bensì si ipotizza sia mediterranea.

Caratteristiche

La rosa appartiiene alla numerosa famiglia delle Rosacae, si contano infatti circa 200 specie diffuse soprattutto in Europa ed in Asia.

L’arbusto in genere si presenta eretto ma talvolta anche sarmentoso (per intenderci, ” ricadente ” e rampicante), possono essere presenti dalle 5 alle 11 foglioline in cui sono presenti dei margini dentati di colore verde ed alcune specie possono essere provviste di una leggera peluria.

I fiori possono variare nelle dimensioni (ancora una volta a seconda del genere), i boccioli sono solitari e raggruppati in infiorescenze a corimbo, di un unico sesso oppure ermafroditi. Anche il numero di petali varia da specie a specie.

Il salice contiene 5 sepali che in determinate condizioni climatiche possono diventare molto simili alle foglie, il fusto come sappiamo bene è provvisto di spine che risultano differenti a seconda della tipologia della pianta.

Infine abbiamo il frutto definito cinorrodo ed è composto da un ingrossamento del ricettacolo all’interno del quale sono presenti dei semi che maturano chiamati acheni (possono essere di colore giallo oppure marrone).

Coltivazione e mantenimento

Ho sempre amato la natura e tutto ciò che la riguarda ma non ho mai fatto mistero del fatto che non andiamo molto d’accordo ovvero non ci prendiamo tanto quando si tratta di far crescere qualcosa nonostante gli svariati tentativi.

Ragion per cui vi lascio qui sotto un bel link nel quale vi viene spiegato in maniera accurata come si coltivano le rose, la temperatura ideale, il terriccio più adatto da utilizzare e via discorrendo.

Una cosa è certa, la stagione ideale inizia in primavera e, con qualche accortezza, si protrae fino all’estate:

http://www.coltivarefacile.it/00320_rosa-coltivazione-e-cura.html

Le rose in cucina

L’utilizzo di questi fiori nell’ambito culinario ha alle spalle secoli di storia: un tempo, ad esempio, venivano impiegati nella preparazione del rosolio. Un liquore nel quale vengono messi a macerare i petali di rosa nell’alcool.

Impossibile dimenticare l’acqua di rose che troviamo spesso in varie ricette; in pasticceria si utilizzano spesso per preparare confetture, creme e gelati ma anche per guarnire.

Tra le ricette salate vengono impiegati soprattutto per la preparazione di risotti (come nel mio caso 😀 ), per aromatizzare alcuni tipi di formaggi, i più temerari si lanciano in fantasiosi abbinamenti di carne, pesce o uova e petali di rosa ed infine possiamo trovarli spesso in alcune miscele di spezie orientali o addirittura per aromatizzare il caffè.

Una cosa che non potete assolutamente trascurare è quella di scegliere dei fiori derivati da una produzione agricola rigorosamente biologica, se colte dal vostro giardino o da persone di fiducia ancora meglio! Onde evitare il rischio di ingerire sostanze tossiche per il nostro organismo.

Proprietà medicinali et utilizzo in erboristeria

I petali, (sottolineo) sempre con un pò di accortezza, hanno proprietà astrigenti, i frutti sono ricchi di vitamina C nonché dei sedativi naturali e persino diuretici, le foglie sono antidiarroiche.

In erboristeria vengono impiegati nella preparazione di tisane antinfiammatorie e rinfrescanti o per l’utilizzo di oli essenziali particolarmente indicati per la circolazione.

Nell’ambito dell’aromaterapia l’olio di rosa viene considerato un potente afrodisiaco, antidepressivo, antidolorifico e così via.

Superfluo aggiungere che vengono utilizzati parecchio anche nella cosmetica ed in profumeria.

Beh, a questo punto direi che dopo una conoscenza piuttosto approfondita delle rose, sia arrivato il momento di passare all’atto pratico per scoprire un gusto completamente diverso rispetto a quello a cui siamo abituati di solito.  😉

 

Risotto ai petali di rosa e bacche di goji

 

 

INGREDIENTI (PER 4 PERSONE):

  • 280 gr di riso Carnaroli
  • 2 boccioli di rose rosse + qualche petalo per la decorazione
  • 2 scalogni
  • 1 bicchiere di vino rosato
  • 40 gr di burro
  • 750 ml di brodo vegetale
  • 1 manciata di bacche di goji
  • 1 cucchiaio di acqua di rose (facoltativo)
  • sale e pepe rosa (o il classico, nero) q.b.

PREPARAZIONE:

Mettete in ammollo in ½ bicchiere d’acqua le bacche di goji.

Lavate accuratamente ma con delicatezza i petali di rosa, tagliateli a julienne e tritate gli scalogni.

In una padella sciogliete 20 gr di burro quindi lasciate appassire lo scalogno e poco dopo aggiungete quasi tutti i petali di rosa.

Unite il riso e fatelo tostare per qualche minuto, regolate subito di sale e pepe poi sfumate con il vino rosato.

Una volta evaporato, versate un mestolo di brodo alla volta e continuate la cottura del riso, mescolando il tutto.

Quasi verso la fine della cottura aggiungete anche l’acqua di rose, le bacche di goji precedentemente strizzate ed asciugate e i petali di rosa tenuti da parte.

Una volta pronto togliete la padella dal fuoco, mantecate con il burro rimasto e lasciate riposare il riso per 2 – 3 minuti.

Infine potete servire il risotto, come ho fatto io, in coppette di vetro e guarnire con bacche di goji seguite da qualche petalo di rosa oppure utilizzare un coppapasta o semplicemente impiattare, aggiungere i petali et voilà… piatto romantico per 2, pronto!  😆

 

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