Sfogliette ripiene di albicocche, caprino e timo

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Non sono mai riuscita ad apprezzare a pieno i film francesi.

Non esiste una ragione particolare, diciamo che a pelle io e loro non ci prendiamo molto! 

Eppure tra i miei film preferiti ce n’è uno francese.

Uno di quelli così intensi e aggressivi da spingerti quasi al limite dell’esasperazione.

Ha un titolo che ricorda chissà quale polpettone smielato e invece…

Una manciata d’amore c’è, non a caso l’hanno chiamato Amami se hai coraggio. Ma in questo caso di coraggio per amarsi ne serve parecchio.

Prima di raggiungere quel folle sentimento ci sono un sacco di ruzzoloni, grandi distanze, altri incontri, altre vite, forse addirittura altre persone. C’è di mezzo l’orgoglio e l’essere completamente pazzi.

C’è che ci si può conoscere da una vita e correre lo stesso il rischio di perdersi per sempre.

C’è che a volte qualcosa non si scorda, qualcosa resta impigliato nel cuore.

C’è anche una giostra (giocattolo).

C’è di tutto, senza banalità di sorta.

“Grande Sophie, il gioco era ripreso a tutto gas. Felicità allo stato puro, bruta, primitiva, vulcanica. Magnifico. Il meglio del meglio; meglio della droga, dell’eroina, meglio delle canne, coca, crack, fix, joint, shit, shoots, sniff, pet, marijuana, cannabis, peyote, colla, acido, LSD, ecstasy, meglio del sesso, meglio del pompino, il 69, le orge, masturbazione, tantrismo, kamasutra, massaggio thailandese, meglio della cioccolata, il Montblanc, la banana split, meglio di tutte le trilogie di George Lucas, delle puntate del Muppet Show, meglio dell’ancheggiare di Emma Peel, Marilyn, la puffetta, Lara Croft, Naomi Campbell, i nei di Cindy Crawford, meglio della facciata B di Abbey Road, gli assolo di Hendrix, meglio dei passetti di Armstrong sulla luna, le montagne russe, i festoni natalizi, la fortuna di Bill Gates, le trance del Dalai Lama, la resurrezione di Lazzaro, tutte le pere di testosterone di Schwartz, il collagene nelle labbra di Pamela Anderson, meglio di Woodstock e dei rave party più trasgressivi, meglio dei trip di Sade, Rimbaud, Morrison e Castaneda, meglio della libertà… meglio della vita!”

INGREDIENTI (PER 3 PERSONE)

  • 250 gr di farina 00
  • 250 gr di formaggio morbido
  • 120 gr di burro
  • la punta di un cucchiaino di sale

PER IL RIPIENO

  • 6 – 7 albicocche
  • 100 gr di formaggio caprino
  • miele millefiori q.b.
  • timo e pepe q.b.

PREPARAZIONE

In una terrina setacciate la farina e il sale.

Unite il burro ammorbidito tagliato a pezzetti insieme al formaggio spalmabile.

Lavorate il composto con la punta delle dita fino ad avere delle briciole irregolari, avvolgetele nella pellicola e stendetele formando un rettangolo alto circa un dito.

Riponete il panetto in frigo per tutta la notte.

Il mattino seguente riprendete l’impasto e adagiatelo su un piano di lavoro leggermente infarinato.

Richiudete la pasta a “portafoglio” ovvero piegate un’estremità al centro della pasta

per poi richiuderla con la parte restante.

Avvolgete nuovamente l’impasto nella pellicola e lasciatela riposare per mezz’ora.

Dopodiché ripetete la stessa operazione per altre due volte e la sfoglia sarà pronta.

Su una spianatoia leggermente infarinata stendete la pasta in una sfoglia sottile di circa 3 mm e con una rotella tagliapasta ricavatene dei quadratini.

Farciteli con la frutta tagliata a fettine, qualche ciuffetto di caprino, il miele, il timo e il pepe.

Picchiettate i bordi della pasta con un goccio d’acqua e richiudeteli formando tanti triangoli.

Spennellate la superficie con poco latte e infornate a 200° per 25 – 30 minuti o fino a doratura.

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